Quartieri,Pd “Strumento di partecipazione dal basso da rafforzare”

Modena

“I quartieri, in stretto raccordo con l’Assessorato competente, devono poter continuare nella loro preziosa opera”: il Pd modenese ribadisce il valore del nuovo strumento di partecipazione dal basso messo a punto dal Comune di Modena dopo l’abolizione delle Circoscrizioni. Ecco la nota del Pd cittadino e del responsabile Decentramento della Segreteria comunale Pd Gianluca Fanti:

L’occasione della surroga dei consiglieri di quartieri in Consiglio comunale è stata anche una occasione per aprire un primo confronto su questo nuovo strumento di “partecipazione popolare su base territoriale” voluto un anno fa dal Comune di Modena in sostituzione delle Circoscrizioni abrogate, con la Finanziaria 2010, dall’allora governo di centrodestra per i Comuni con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti. La scelta per una città come Modena – di poco inferiore a tale limite e con una pluridecennale esperienza incominciata già nel 1968 – è stata fortemente voluta dal Partito democratico e dalla precedente Amministrazione. Per Modena infatti la cancellazione delle Circoscrizioni è stata penalizzante dato che “con poco si faceva tanto”: costavano circa un euro all’anno a cittadino e rappresentavano un importante punto di riferimento sia per le problematiche dei territori sia per la loro animazione. I nuovi quartieri, però, per disposizioni legislative, devono essere senza oneri per lo Stato e non possono più essere eletti direttamente dai cittadini. Il Comune ha, quindi, messo a punto un meccanismo di nomina da parte del Consiglio Comunale (prima istanza direttamente eletta) sulla base dei risultati conseguiti da ogni forza politica nei singoli quartieri. Come Partito democratico abbiamo creduto e continuiamo a credere fortemente a questa importantissima forma di partecipazione (assolutamente volontaria e gratuita) che è partita su base sperimentale, ma che in questi mesi di lavoro ha dato prova di saper svolgere un enorme lavoro di incontri personali con i cittadini, segnalazione di criticità, organizzazione di assemblee, consulenza all’Amministrazione nella erogazione dei fondi alle associazioni tramite bandi o gestioni sociali. Inevitabilmente per un’esperienza nuova è necessario un periodo di rodaggio e le difficoltà di bilancio degli Enti locali hanno accentuato qualche problema. I quartieri, in stretto raccordo con l’Assessorato competente, devono poter continuare nella loro preziosa opera. Anche il rapporto con il Consiglio Comunale va rinforzato per far circolare in modo più diretto ed efficace le informazioni e la reciproca conoscenza: auspichiamo anche noi un prossimo incontro del Consiglio stesso con i presidenti e tutti i consiglieri di quartiere. “Continuiamo a investire sui quartieri – conclude Gianluca Fanti, responsabile Decentramento nella Segreteria cittadina del Pd – che rappresentano un importante strumento di partecipazione popolare e una palestra di democrazia e confronto dal basso. I presidenti, i consiglieri – di tutti i partiti e movimenti – in accordo con l’Assessorato di riferimento rappresentano uno strumento fondamentale per l’Amministrazione, che siamo certi, non andrà disperso”.