Collegato Ambiente, Vaccari “Arrivano in Aula norme innovative”

Dai parlamentari

Nel tardo pomeriggio di martedì 20 ottobre o, al più tardi, nella mattinata di mercoledì 21 ottobre, approda in Aula, a Palazzo Madama, il Collegato Ambientale, provvedimento che recepisce e norma comportamenti e modalità di produzione legate alla green economy e alla economia circolare. Il senatore modenese Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente, è il relatore dell’importante provvedimento. Ecco la sua dichiarazione:

“Si tratta di un provvedimento davvero innovativo che recepisce e norma comportamenti e modalità di produzione tra le più avanzate, introducendo, per la prima volta, i concetti di green economy ed economia circolare. Per combattere il traffico nelle città viene incentivato l’uso della bici e del car sharing. Chi deciderà di andare al lavoro in bici avrà la copertura assicurativa dell’Inail finora non prevista. Le scuole potranno dotarsi di un mobility manager per provare, finalmente, a far coincidere gli orari degli spostamenti verso e dalle sedi degli istituti del personale e degli studenti con quelli dei mezzi pubblici. I principi dell’economia circolare, quella basata sul riuso e sulla riqualificazione, saranno alla base sia dell’operato delle pubbliche amministrazioni (negli acquisti e negli accordi con le imprese) che del singolo con la reintroduzione, ad esempio, del vuoto a perdere e il divieto di buttare in strada cicche di sigarette, scontrini e fazzolettini di carta. Nelle nostre montagne potranno sorgere le “green community” e viene introdotto il marchio volontario “Made green in Italy” per certificare le produzioni ambientalmente sostenibili. Misure specifiche verranno introdotte per contrastare il dissesto idrogeologico, vera piaga del nostro territorio. Viene istituito un fondo di 10 milioni di euro presso il ministero dell’Ambiente, a disposizione dei Comuni, per rimuovere o demolire opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato, realizzati in difformità o in assenza del permesso di costruire. Per la bonifica dell’amianto dei capannoni e delle strutture produttive vengono introdotti incentivi per le imprese, attraverso il credito d’imposta del 50% delle spese sostenute. Nel provvedimento sono state anche recepite norme che corrispondono a principi di civiltà: non sarà possibile togliere l’acqua a coloro che, in difficoltà economiche, non sono più in grado di mantenersi al passo con i pagamenti delle bollette così come non sarà più possibile pignorare gli animali domestici o di affezione. Infine, i Comuni potranno istituire aree in cui procedere alla progressiva sostituzione del petrolio con energia da fonti rinnovabili, le cosiddette “Oil Free Zone”. Insomma una serie di provvedimenti che consentiranno al nostro sistema di mettersi al passo con le più moderne tecnologie nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita del cittadino e delle comunità”.