Baruffi e Guerra “Incentivare i pagamenti elettronici”

Dai parlamentari

Anziché aumentare la soglia dei pagamenti in denaro contante, bisogna incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, abbattendo i costi che gravano sui consumatori: lo confermano i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi e Maria Cecilia Guerra ora che il tema sarà tra quelli affrontati nella prossima Legge di stabilità. Ecco la loro dichiarazione:

“Riprende quota in questi giorni il dibattito sull’uso del contante, ma troppo poco si dice sui costi elevati dei pagamenti elettronici nel nostro Paese. Al tempo stesso il Governo preannuncia nuove, auspicabili, misure per la fatturazione elettronica e contro l’evasione fiscale. Andiamo per ordine. Se è vero che nessuna misura può in assoluto debellare la piaga dell’evasione fiscale, è altrettanto vero che numerose indagini economiche attestano una correlazione piuttosto forte tra la quantità di contante che circola per i pagamenti in un Paese e il livello di evasione fiscale che in quello stesso Paese si registra. L’anomalia italiana è a tutti nota in questo senso: da un lato un ricorso al contante per i pagamenti molto frequente e per importi anche piuttosto consistenti; dall’altro lato un livello di evasione fiscale abnorme, pressoché sconosciuto nel resto d’Europa. Inoltre i pagamenti in contanti, soprattutto di un certo rilievo, mettono a rischio la sicurezza di tutti: tanto dei consumatori quanto degli esercenti, vittime troppo spesso di reati contro il patrimonio e la persona. Muove anche da queste considerazioni la necessità di contenere l’uso del contante e incentivare i pagamenti elettronici. Sul primo fronte la soglia generale è ora ferma ai 1000 euro, mentre misure specifiche sono stante assunte: ad esempio per i pagamenti della Pubblica amministrazione o per pagamenti specifici, tra cui quelli degli affitti. Ora, a nostro avviso, si tratta di proseguire su questa strada, spostando finalmente l’attenzione e l’intervento sui pagamenti elettronici. Come? Ad esempio intervenendo, anche per legge, su alcuni fronti ormai da troppo tempo al riparo da una vera concorrenza e che incidono direttamente sulla vita dei consumatori. È ragionevole che si paghi ancora per bonifici ripetitivi? Che abbiano ancora un costo di transazione le operazioni di home banking? Che diversi di questi costi siano cresciuti anche negli ultimi due anni, a tutto danno del cittadino consumatore e a tutto ingiustificato interesse degli istituti di credito e intermediazione? Se davvero quel che ci sta a cuore è la legalità, la sicurezza del cittadino e l’efficienza economica val la pena aprire sul serio questo capitolo con la prossima Legge di stabilità. Non certo per aumentare la soglia dei pagamenti in contanti, ma per far pagare meno i cittadini che già oggi utilizzano moneta elettronica per l’acquisto di molti servizi e beni. Se la prossima Legge di stabilità non andrà in questa direzione o, viceversa, confermerà l’ipotesi di un aumento, a tremila euro, del tetto per l’utilizzo del contante, ci faremo promotori, come già in passato, di scelte emendative chiare e coerenti con gli obiettivi più sopra indicati”.