Montagna, Vaccari “Sospeso il piano posta a giorni alterni”

Dai parlamentari

Stop, almeno per tre mesi, del piano di Poste italiane che prevedeva la consegna, a giorni alterni, della corrispondenza nelle aree rurali e montane. Lo ha deciso il Governo dopo la mobilitazione di amministratori e società civile, sostenuta dall’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna presieduto dal deputato Enrico Borghi e di cui fa parte anche il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari: “Il nuovo piano di distribuzione della posta – spiega Vaccari – andava a creare diversi livelli di cittadinanza, penalizzando chi vive in montagna o nei luoghi più lontani dai centri urbani, e premiando, invece, chi abita nelle città dove la corrispondenza, lettere e giornali sarebbero arrivati addirittura, in alcuni casi, due volte al giorno”.

Il Governo ha deciso di intervenire su Poste italiane e di sospendere, almeno fino alla fine dell’anno, il piano di consegna della corrispondenza a giorni alterni nelle aree rurali e montane. “Si tratta di una decisione maturata nelle scorse ore – spiega il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari – anche grazie alla mobilitazione delle amministrazioni locali, dei sindacati e dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, di cui faccio parte. Come Intergruppo abbiamo, infatti, denunciato che il nuovo piano di distribuzione della posta andava a creare diversi livelli di cittadinanza, penalizzando chi vive in montagna o nei luoghi più lontani dai centri urbani, e premiando, invece, chi abita nelle città dove la corrispondenza, lettere e giornali sarebbero arrivati addirittura, in alcuni casi, due volte al giorno”. In questo modo, come ha chiarito anche Enrico Borghi, presidente dell’Intergruppo per lo sviluppo della montagna, l’avvio del piano di Poste italiane viene rinviato al nuovo anno e solo a seguito di una verifica sui volumi reali di corrispondenza che dovrà essere effettuata dall’Autorità Garante delle Comunicazione, con l’obiettivo di evitare disservizi e diminuzione della qualità. “Queste nuove condizioni si intrecciano nel quadro più complessivo del prossimo sbarco in Borsa dell’azienda – conclude Vaccari – Ci sono quindi tutti presupposti per garantire la tutela del più generale diritto di cittadinanza sancito dalla Costituzione, basato sull’uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini, previsto anche dalle norme recenti contenute negli accordi con Poste italiane. Arretrare su questi principi non è, per noi, possibile”

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