Sharing economy, Brighenti “E’ da regolare, non certo soffocare”

Segreteria

La Commissione Politica economica del Comitato delle Regioni ha appena dato il primo via libera al dossier sulla Sharing economy elaborato e presentato, martedì 29 settembre a Bruxelles, come relatrice del parere di iniziativa del Comitato stesso, dalla modenese Benedetta Brighenti, vice-sindaco di Castelnuovo Rangone e responsabile Europa della Segreteria provinciale del Pd. “Come Comitato delle Regioni – spiega Benedetta Brighenti – vogliamo essere apripista nella promozione di un approccio coordinato a livello di Unione europea, basato su una regolamentazione chiara che consenta l’espansione di un fenomeno in grado di cambiare la nostra quotidianità”

“Casi internazionali come Uber e Airbnb – spiega Benedetta Brighenti, responsabile Europa della Segreteria provinciale del Pd e componente del Comitato delle Regioni – hanno portato il fenomeno dell’economia condivisa all’attenzione non solo dei consumatori, ma anche delle Istituzioni. Si tratta di un fenomeno positivo, in piena espansione, che l’Europa deve studiare e poi regolamentare, sicuramente non soffocare. In quanto assoluta novità – continua Brighenti – manca una regolamentazione normativa: penso alla tutela dei lavoratori di questi nuovi settori, ma anche alla protezione dei dati personali, alla regolazione fiscale, al contrasto di possibili profili di concorrenza sleale. Detto questo, però, come Europa delle Città e delle Regioni noi pensiamo che occorra tutelare un’economia che può rappresentare una ricchezza per il territorio, ad esempio in settori come il turismo, dove puoi far conoscere tradizioni locali ed enogastronomiche tramite la condivisione di case, cucine e ricette”. Nella sua relazione alla Commissione Politica economica del Comitato delle Regioni, Benedetta Brighenti ha definito quattro categorie dell’economia della condivisione, con un impatto sociale diverso: ‘l’economia dell’accesso’, con servizi come ‘Spotify’ per l’ascolto di brani musicali, che implica una sorta di noleggio temporaneo; la cosiddetta ‘gig economy’, con singole prestazioni lavorative attivate tramite piattaforme online o app su smartphone, come i trasporti alternativi di Uber; l’economia collaborativa, come la condivisione dell’auto con BlaBlacar; e la ‘pooling economy’, che si basa su una gestione collettiva di qualcosa, come un parco cittadino o un condominio. “E’ indubbio – aggiunge Benedetta Brighenti – che la Sharing economy apra nuove opportunità, trasformando quelli che sono i ruoli consueti del consumatore e del produttore. Come Comitato delle Regioni vogliamo essere apripista nella promozione di un approccio coordinato a livello di Unione europea, basato su una regolamentazione chiara, che eviti eventuali aspetti truffaldini, ma che, nel contempo, consenta l’espansione di un fenomeno che può davvero cambiare la nostra quotidianità”. Il documento sulla Sharing economy sarà sottoposto al vaglio della plenaria del Comitato delle Regioni di dicembre. “Sono molto fiera che il Comitato delle Regioni si sia assunto questa responsabilità – conclude Brighenti – Dietro questo parere non c’è solo un documento, c’è la scelta del CoR di dare “uno spazio e un tempo” al ragionamento politico su questo grande tema, passaggio fondamentale perché anche la fase legislativa del Parlamento europeo possa essere equilibrata e minimale”.