Fondazione, Trande “Passione e impegno risorse importanti per la città”

Modena, slider

«Inaccettabile l’equazione secondo la quale chi non è stato scelto era bravo, indipendente e trasparente, mentre chi è stato scelto no, a prescindere. Ed è per certi versi ancor più criticabile, il ragionamento di chi davanti a scelte che non si condividono, preferisce tacciare per farsa l’intero percorso e speculare sulle risorse utilizzate» Così il capogruppo in Consiglio comunale a Modena, Paolo Trande risponde alle polemiche sollevate da una parte delle opposizioni dopo le nomine per la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Ecco la sua dichiarazione:

“Da un parte abbiamo l’ex assessora Adriana Querzè che confonde il risultato con la validità del percorso utilizzato per ottenerlo: parrebbe evidentemente che per l’ex assessora, l’unica prova della trasparenza del metodo utilizzato dall’Amministrazione modenese sarebbe stata quella di nominare uno dei candidati presentato dal Gruppo consiliare Per me Modena. Dall’altro le polemiche sollevate dal Movimento 5 stelle, che aveva spacciato come una propria vittoria l’apertura alle autocandidature (falso, il lavoro del Pd e di SEL è iniziato nel 2011 con un ordine del giorno e con l’iniziativa di alcuni consiglieri del Pd sulla società “CambiaMo”) e dopo una intera estate passata a preannunciare che il sindaco si apprestava a nominare i “soliti noti da riciclare”, nonostante a nomine ufficializzate le scelte fatte dall’Amministrazione modenese siano ben diverse da quelle ipotizzate, continua ad attaccare, prevedibilmente, a testa bassa sulle scelte del sindaco. Insomma secondo costoro i modenesi chiamati a ricoprire incarichi su delega del Comune non dovrebbero avere opinioni politiche e magari dovrebbero anche contrastare il documento condiviso e sottoscritto dalla Amministrazione con la quasi totalità delle organizzazioni economiche, sindacali e del civismo modenese. A questo va aggiunto un altro elemento, non meno sgradevole, il M5S, dopo aver chiesto a gran voce valutazioni di merito, pare essere il primi a dimenticarlo preferendo speculazioni e dietrologie. Le persone designate dal sindaco hanno titoli e esperienze degni della massima considerazione. Nessuno nega che vi fossero altre persone meritevoli di designazione, anzi, le audizioni sono state di grande interesse, ma è inaccettabile l’equazione secondo la quale chi non è stato scelto era bravo, indipendente e trasparente e chi è stato scelto no, a prescindere. Un ragionamento per certi versi ancor più criticabile, davanti a scelte che non si condividono, tacciare per farsa l’intero percorso e speculare sulle risorse utilizzate. Tutto ciò è discriminatorio nei confronti di cittadine e cittadini che dimostrando passione civile e politica si sono messi a disposizione della nostra comunità e sui quali, designati e non, si potrà contare anche in altre situazioni in cui il Comune dovrà fare delle designazioni.”