Offese a Kyenge, sen. Guerra e Vaccari “Voto pasticciato”

Dai parlamentari

Il Senato ha negato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Roberto Calderoli per l’ipotesi di istigazione all’odio razziale relativamente alla frase con cui il leghista, nel 2013, aveva paragonato l’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge a un orango. Via libera, invece, per la sola diffamazione. “Un voto pasticciato – dicono i senatori modenesi del Pd Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari – un escamotage che legittima l’idea che questo tipo di affermazioni possano essere impunemente fatte”. Ecco la dichiarazione dei senatori Pd Guerra e Vaccari.

“Il senatore Calderoli non sarà processato per diffamazione aggravata da finalità di discriminazione razziale per avere paragonato Cécile Kyenge a un orango. Il Senato ha votato contro la procedibilità per l’aggravante della finalità di discriminazione razziale e a favore di quella per la diffamazione, che però non potrà avere seguito, isolatamente, non avendo Cécile presentato querela. Un voto pasticciato, un escamotage che legittima l’idea che questo tipo di affermazioni possano essere impunemente fatte, perché strettamente collegate alla attività svolta in Parlamento da Calderoli. Il senatore della Lega Nord si è scusato e anche oggi si è dichiarato pentito. Ma chiunque ricordi la campagna razzista che ha circondato l’attività della allora ministra Kyenge, accompagnata da tiri di bucce di banana e riferimenti volgari alle sue origini africane, non può che essere deluso dal fatto che Calderoli non sia chiamato a rendere conto del suo operato nella sede opportuna”.