Nomine, Trande “Alle illazioni opponiamo trasparenza e responsabilità”

Modena

Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale a Modena, Paolo Trande, interviene nel dibattito innescato dalle opposizioni in questi ultimi giorni attorno alle nomine del prossimo Consiglio d’amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Ecco la sua dichiarazione:

“Come sempre la politica ferragostana riserva sorprese di ogni genere. Capita così di leggere un giorno che il Comune svende le proprie azioni di Farmacie e il giorno dopo che per quella stessa vendita ha pretese troppo esose. Ma non finisce qui: da più parti infatti si insiste a collegare l’eventuale acquisto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena di quelle azioni alle prossime nomine, quando, è quanto mai opportuno ricordare ancora come buona parte degli attuali consiglieri non è più rieleggibile. Se quanto lasciato intendere in questi ultimi giorni descrivesse davvero le dinamiche reali allora il sindaco avrebbe fatto meglio ad aspettare il nuovo Consiglio della Fondazione, invece di procedere all’asta come accaduto. In fondo si sarebbe trattato solo di attendere un paio di mesi. Le tempistiche reali paiono invece contraddire queste teorie. Evidentemente però tutto questo fermento ruota attorno alle nuove designazioni per il Consiglio della Fondazione, che scatenano un fiorire di illazioni, raccomandazioni e critiche preventive. Forza Italia è riuscita nel giro di un paio di settimane a proporre, prima con il consigliere Pellacani, il metodo casuale dell’estrazione a sorte, poi, con il capogruppo Galli, la spartizione fra maggioranza e minoranza. Il Movimento cinque stelle pare aver scoperto solo in queste ultime ore che tutti si possono candidare (ma guarda, non ce ne eravamo accorti). Siamo curiosi di vedere se e come sceglieranno i nomi da proporre al sindaco, sperando che il risultato non sia un mero elenco senza capo né coda. Per quanto ci riguarda, pur sapendo che il metodo non basta e che anche con un buon metodo può capitare di scegliere un somaro, abbiamo indicato un percorso che vuole evitare sia il notabilato, sia competizioni più simili ad un talent show, ma anche l’ormai superato manuale Cencelli. È un metodo che punta su trasparenza, apertura e responsabilità: trasparenza delle motivazioni e degli impegni, apertura a tutta la cittadinanza, responsabilità di chi nomina e di chi viene nominato nei confronti della città. È assolutamente doveroso che i cittadini possano conoscere vita, morte e miracoli dei candidati, ma è altrettanto fondamentale sapere con quali propositi e obiettivi si vanno ad assumere incarichi cruciali per il raggiungimento del bene comune.”

(Fonte immagine: facebook.com/pages/Gian-Carlo-Muzzarelli-per-Modena)