Sentenze di Firenze e Modena, Democratiche “Vanificato lavoro di anni”

Comunicati

«Oggi come nel 1999 il rischio è quello di concedere agli aggressori il vantaggio di un alibi, colpevolizzando ancora una volta le donne che denunciano una violenza sessuale. Atteggiamento che vanifica il lungo lavoro fatto negli ultimi anni per far emergere il fenomeno attraverso la denuncia.» La Conferenza provinciale delle donne democratiche di Modena interviene dopo la pubblicazione delle motivazioni delle sentenze con le quali i tribunali di Modena e Firenze hanno assolto i ragazzi accusati da due coetanee di violenza di gruppo. Di seguito la dichiarazione:

Era il 1999 quando una sentenza della Cassazione annullò una condanna per stupro poiché la vittima indossava i jeans e quindi, secondo la corte, l’aggressore non avrebbe potuto toglierli senza il consenso della vittima. Una grande mobilitazione delle donne evitò che si potessero ripresentare simili motivazioni. Sembra che la storia si ripeta. Due recenti sentenze emesse dai tribunali di Modena e Firenze hanno assolto i ragazzi accusati da due coetanee di violenza di gruppo. Dalla lettura delle motivazioni delle sentenze pare di capire che si sia indagato sui comportamenti sociali e le abitudini della vittima a Firenze e nel caso di Modena che non ci sia stato un esplicito esercizio di violenza sul corpo, sebbene l’atto non fosse consenziente. E’ chiaro che di fronte a sentenze di questo tipo, la Conferenza provinciale delle Democratiche di Modena si sente particolarmente coinvolta e motore di un dibattito sul tema della violenza contro le donne nel nostro paese e del cambiamento culturale senza il quale la violenza non potrà essere sconfitta. Oggi come nel 1999 temiamo che si colpevolizzino ancora una volta le donne che denunciano una violenza sessuale e si vanifichi il lavoro fatto negli ultimi anni per far emergere il fenomeno della violenza. Ogni caso è a se stante, ogni evento ha le sue dinamiche, ma le due sentenze che tanto hanno indignato l’opinione pubblica ci impongono una riflessione seria: ci chiediamo se non sarebbe opportuno avere anche in Italia un tribunale specifico come ad esempio avviene in Spagna che grazie alle competenze maturate possa garantire i diritti delle vittime e far progredire un cambiamento culturale fondato sul rispetto delle donne. “Un cambiamento culturale di cui nel nostro territorio si sta facendo carico il Tavolo provinciale della Prefettura di Modena che attraverso un lavoro di rete tra i tanti soggetti coinvolti nella prevenzione e nel contrasto della violenza sta procedendo da anni nel confronto e nello scambio anche formativo tra forze dell’ordine, presidi sanitari e scolastici, amministrazioni locali, centri antiviolenza e Associazioni femminili – sottolineano Depietri e Liotti della Conferenze delle donne democratiche – Riteniamo che l’adesione della Magistratura al tavolo provinciale potrebbe essere un ulteriore tassello utile al miglioramento delle risposte che la nostra comunità dà al fenomeno della violenza sulle donne in ogni sua forma”.

Conferenze donne democratiche provincia di Modena

 

(Fonte fotografia: bella.it)