Pizzolato, Guerra e Manconi “Ci sono importanti novità sul suo caso”

Dai parlamentari

Con la fissazione dell’udienza preliminare per il reato di falso, l’ex funzionario di banca Henrique Pizzolato diventa imputato in un tribunale italiano, dovrà quindi essere sospeso il procedimento per estradarlo in Brasile: sono queste le importanti novità sul caso del detenuto italo-brasiliano, attualmente in carcere al Sant’Anna di Modena, riportate dai senatori Pd Maria Cecilia Guerra e Luigi Manconi che stanno seguendo la sua vicenda. Com’è noto Pizzolato chiede di poter scontare la pena in Italia vista la pericolosità delle carceri brasiliane, confermata dalle organizzazioni internazionali, per il mancato rispetto dei basilari diritti umani dei detenuti.

“Una notizia importante per le ricadute che avrà sul futuro di Henrique Pizzolato – affermano i senatori Pd Cecilia Guerra e Luigi Manconi – É stata, infatti, disposta per il 14 dicembre 2015 l’udienza preliminare a seguito della richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pubblico ministero, nell’ambito del procedimento pendente a carico di Henrique Pizzolato per il reato di falso. Ora, di conseguenza, Pizzolato è imputato di un reato del quale dovrà rispondere in un tribunale italiano. La qual cosa dovrà avere come conseguenza la sospensione del procedimento di estradizione, per consentire allo stesso Pizzolato di esercitare pienamente il proprio irrinunciabile diritto alla difesa. Comunichiamo, inoltre, – continuano Guerra e Manconi – che, a seguito delle richieste del Consiglio di Stato, il Ministero della Giustizia italiano ha trasmesso alle autorità brasiliane un elenco delle assicurazioni e delle garanzie supplementari richieste dal Consiglio di Stato per valutare la legittimità dell’estradizione e il pieno rispetto dei diritti fondamentali di Pizzolato. Le autorità brasiliane dovranno fornire ogni ragguaglio utile sul penitenziario dove sarebbe destinato e su quelli dove potrebbe richiedere di essere trasferito in base alle norme brasiliane; dovranno autorizzare una visita diplomatica preventiva in quegli istituti; dovranno esplicitare l’impegno a non trasferire Pizzolato in altre strutture penitenziarie se non per cause di forza maggiore e dopo averne informato le autorità italiane, e, comunque, dovranno impegnarsi a fornire loro informazioni e aggiornamenti su problemi emersi durante la detenzione in Brasile”.

(fonte fotografia: deputatipd.it)