Università, Ghizzoni “Cosa dice e cosa non dice la graduatoria de Il Sole”

Dai parlamentari

La deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, interviene sulla classifica, pubblicata da Il Sole 24 ore, e sui parametri relativi all’Università di Modena e Reggio Emilia. Ecco la sua dichiarazione:

“Graduatorie, che passione! Le sbirciamo tutti, ma non sempre ci dicono quello che vorremmo davvero conoscere. Le graduatorie universitarie, ad esempio, si fondano su una pluralità di indicatori quantitativi. Per quanto possano essere numerosi e sofisticati – ma spesso è vero il contrario – si limitano a restituire approssimativamente solo alcuni aspetti delle complesse attività di un ateneo e comprimono inevitabilmente in una sintesi le differenze qualitative tra i diversi dipartimenti. Spesso poi tali indicatori sono pesati differentemente a seconda delle scelte dell’autore della graduatoria. Per questa ragione le classifiche, purtroppo, non risultano di grande aiuto per le scelte dei “portatori di interesse” di un’università: gli studenti, le loro famiglie, gli enti locali, le imprese del territorio, gli investitori in ricerca e innovazione. Nella classifica delle università statali, pubblicata lunedì da Il Sole 24 ore, l’Università di Modena e Reggio Emilia si classifica, come negli anni scorsi, in posizione onorevole, nel primo terzo della graduatoria con un leggero e probabilmente insignificante passaggio dal 19esimo al 21esimo posto. Quello che è davvero interessante è l’analisi separata dei vari parametri. Per quanto riguarda la didattica, la nostra università mantiene una lusinghiera posizione di alta classifica, segno di una adeguata attenzione ai diritti degli studenti e alla qualità dell’insegnamento. Per quanto riguarda invece la ricerca, la graduatoria la pone più in basso. Ma quali sono esattamente i dati raccolti per questa valutazione della ricerca? Sarebbe utile un’analisi ragionata condotta dagli organi di governo dell’ateneo, ma al momento sembra che i dati, tutti di origine ministeriale, siano riferiti quasi esclusivamente alle attività di ricerca “pura” con finanziamenti pubblici, con il risultato di tenere in minore considerazione le attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico in collaborazione con le imprese del territorio. Poiché l’Università di Modena si trova al centro del più importante distretto nazionale di motoristica, ed è particolarmente qualificata in questo campo, e vanta altresì prestigiosi gruppi di ricerca nel campo della sanità finanziati da imprese farmaceutiche internazionali, la sua posizione in graduatoria potrebbe essere risultata falsata da una sottovalutazione, da parte degli autori della classifica, di questi specifici ed importanti aspetti dell’attività di ricerca, che nel gergo internazionale vengono indicati come la “terza missione” dell’università, dopo la didattica e la ricerca libera. Discutiamo dunque approfonditamente dei dati desunti dalle classifiche, sollecitiamo sempre interventi sui punti deboli per migliorare il livello di qualità della nostra università, ma non cadiamo nell’equivoco di saltare a facili conclusioni (che potrebbero rivelarsi infondate)”.

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