Sisma, senatori Pd “Ricalibrare le Zfu e prorogare l’emergenza al 2017”

Dai parlamentari

La proroga dello stato di emergenza al dicembre 2017, la proroga per i contratti di lavoro a tempo determinato accesi dalle Pubbliche amministrazioni e la riformulazione dell’articolo che ha accolto le Zone franche urbane: sono le misure contenute in due emendamenti al Dl Enti locali, relativi alle zone colpite dal sisma, presentati dai senatori Pd Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra e Claudio Broglia, insieme ai colleghi emiliani.

Le misure per le zone colpite dal sisma che non avevano trovato posto nel Dl Enti locali, vengono ora riproposte, in fase di conversione in legge del provvedimento, grazie a due specifici emendamenti (12.1 e 13.1) presentati dai senatori Pd Stefano Vaccari, Maria Cecilia Guerra e Claudio Broglia, insieme ai colleghi emiliani. In sostanza si chiede la proroga dello stato di emergenza al dicembre 2017, la proroga, in deroga ai criteri generali, per i contratti di lavoro a tempo determinato accesi dalle Pubbliche amministrazioni e la riformulazione dell’articolo che ha accolto le famose Zone franche urbane. “La proroga dello stato di emergenza – spiegano i senatori modenesi del Pd Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra – è necessaria per poter garantire continuità alle attività legate alla ricostruzione pubblica e privata. Noi chiediamo che venga garantito ancora per il 2016 e il 2017. Quanto ai contratti di lavoro – continuano Vaccari e Guerra – occorre assicurare continuità nel lavoro straordinario di Comuni, Prefetture, Regione e Struttura commissariale impegnate nella ricostruzione. E’ necessario, quindi, poter derogare alla normativa generale per i contratti a termine che prevede una durata complessiva non superiore ai 36 mesi complessivi”. L’emendamento in questione prevede, infatti, che questi contratti possano essere prorogati o rinnovati “fino al termine massimo di ulteriori tre anni oltre il termine dello stato di emergenza”. Infine le novità relative alle Zone franche urbane. “Si ricorderà che alcuni Comuni, situati tra le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia, pur avendo perimetrato zone rosse e avendo subito notevoli danni – continuano Vaccari e Guerra – non erano stati ricompresi nell’area di applicazione delle Zfu. Con il nostro emendamento, da una parte, si riduce l’applicazione del provvedimento ai soli centri storici, compresi quelli dei comuni alluvionati, ma si allarga l’elenco dei Comuni interessati anche a Cento, Carpi, Mirabello e Reggiolo”. La perimetrazione della Zona franca urbana comprende ora, quindi, i centri storici o centri abitati dei comuni di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, San Prospero, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, comune di Modena limitatamente ai centri abitati delle frazioni di La Rocca, San Matteo, Navicello, Albareto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena, S. Possidonio, Crevalcore, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Carpi, Cento, Mirabello e Reggiolo. Si introduce, inoltre, un ulteriore criterio di selezione per le micro-imprese che avranno accesso alle agevolazioni comprendendo quelle attività relative al commercio e all’artigianato di servizio che sono le maggiormente colpite e presenti nei centri storici citati e si introduce anche un limite massimo del 10% alle risorse cui possono accedere i comuni di Cento e Carpi che sono quelli dimensionalmente più grandi.