Pd provinciale “Ci siamo presi la responsabilità della riorganizzazione”

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I componenti della segreteria provinciale del Pd modenese Grazia Baracchi, Fabio Braglia, Andrea Bortolamasi, Benedetta Brighenti, Enrico Campedelli, Ludovica Carla Ferrari, Marcello Mandrioli, Filippo Molinari, Giulia Morini, Leonardo Pastore, Giulia Pigoni, Andrea Sirotti, Roberto Solomita, Simone Tosi, Marina Vignola e Valerio Zanni ribadiscono il proprio sostegno al segretario provinciale Lucia Bursi e rivendicano con forza il lavoro, i risultati ottenuti e l’impegno di questi anni alla guida del partito. Ecco la loro dichiarazione:

“La riorganizzazione interna della vita di un partito, soprattutto quando le risorse a disposizione non sono più quelle di un tempo, è materia delicata, che può confliggere con sensibilità individuali e collettive, incrociare storie di passione politica delusa e di aspettative non corrisposte e comporta scelte operative dolorose che, in generale, suscitano più facilmente malumori piuttosto che consenso. Questa segreteria provinciale del Pd ha avuto il coraggio e la forza politica di caricarsi con responsabilità del fardello della riorganizzazione interna in vista del rilancio dell’azione del partito. La situazione era nota e comune ad aree vicine. Modena ha cercato di “reggere” all’urto incrociato del calo delle risorse e dell’avanzare della disaffezione generalizzata verso la politica, ma una decisione, per quanto posposta nel tempo, doveva essere assunta. Questa segreteria, nel primo anno del suo insediamento, mentre lavorava compatta all’organizzazione di un susseguirsi anomalo di appuntamenti con primarie ed elezioni, ha iniziato da subito un vasto lavoro di ricognizione dello stato di salute di tutte le articolazioni del partito, dei Circoli, delle Feste, dei magazzini, dei dipendenti e dei volontari, delle entrate e delle spese. Ci è da subito parso chiaro che toccava a noi affrontare con decisione questa situazione e questo abbiamo e stiamo facendo agevolando l’uscita di alcune figure politiche, mettendo in contratto di solidarietà figure tecniche, razionalizzando il numero delle sedi dei Circoli, chiudendo magazzini e ripensando il numero e la formula delle Feste di partito. Un lavoro che richiederà ancora mesi di impegno e di confronto, che non “fa immagine” e non porta gloria, ma che responsabilmente e consapevolmente stiamo perseguendo per il bene del partito e della comunità che rappresenta. Il nostro obiettivo è il rilancio dell’azione del Pd, l’unico partito ancora in grado di intercettare e rappresentare i bisogni di una larga fascia di popolazione, tutelare i diritti, soprattutto quelli dei più fragili, proporre soluzioni in grado di migliorare la vita della collettività e formare nuovi quadri amministrativi. Non c’è debolezza nel fare, con consapevolezza e senso di responsabilità, quanto si è chiamati a fare”.