Sostegno a distanza, Edoardo Patriarca “In aiuto dei più fragili”

Dai parlamentari

«Il sostegno a distanza rimane un valido strumento per consentire a chi è in difficoltà di ricevere aiuto, continuando però a vivere nella propria famiglia e all’interno propria comunità. Anche di fronte all’aumento dei flussi migratori a cui stiamo assistendo va potenziato, esteso e promosso.» Così il deputato modenese del Partito democratico Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali e presidente del Centro nazionale del Volontariato, intervenendo alla presentazione della campagna di sostegno a distanza nelle regioni meridionali, oggi nella Sala stampa della Camera dei deputati insieme al sottosegretario Franca Biondelli, l’economista Stefano Zamagni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Carlo Borgomeo della Fondazione con il sud e Vincenzo Curatola, presidente di Forum Sad. Ecco la dichiarazione di Patriarca:

“Sono più di mille le associazioni che nel nostro Paese di occupano di sostegno a distanza, con migliaia di progetti attivi, non solo all’estero ma sempre più spesso anche sul territorio italiano, grazie agli oltre 1,5 milioni di italiani che donano ogni anno circa 500 milioni di euro. Accanto all’attività di associazioni, gruppi formali e informali, non va dimenticato il lavoro messo in campo dagli Enti locali, da centinaia di scuole all’interno delle quali il sostegno a distanza è diventato anche strumento didattico, da uffici e condomini, così come singoli volontari che dedicano la loro vita (tempo, denaro, affetti) a far nascere e crescere iniziative e organizzazioni di solidarietà. Attività purtroppo non risparmiate dalle conseguenze della crisi: dai primi rilevamenti sul 2014 si evidenzia una diminuzione di circa il 9% rispetto all’anno precedente. Il sostegno a distanza rimane però il più valido strumento per consentire a chi è in difficoltà di ricevere aiuto, continuando però a vivere nella propria famiglia e all’interno propria comunità. Anche di fronte all’aumento dei flussi migratori a cui stiamo assistendo va potenziato, esteso e promosso anche attraverso campagne come quella presentata oggi alla Camera, che mira ad ampliare la diffusione di questo strumento prima nelle regioni meridionali del nostro paese, laboratorio per una sperimentazione che ci si auspica possa nel prossimo futuro essere estesa all’intero paese. Il progetto prevede azioni per facilitare i rapporti tra Reti Sad e reti locali, con l’obiettivo di rafforzare o costituire coordinamenti locali solidali, sia per un reciproco sostegno, sia in riferimento alle problematiche sociali del territorio, e al contempo saranno avviate esperienze di sostegno a distanza in Italia chiamate “sostegno a vicinanza”, rivolto soprattutto agli immigrati e a persone vittime di violenza o abusi.”