Attività funerarie, Vaccari “Tentare di regolare il settore fa paura”

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, primo firmatario di un disegno di legge sul riordino dell’intera disciplina delle attività funerarie e cimiteriali ribadisce i punti più innovativi del provvedimento in risposta ad alcuni articoli di stampa che disegnano un quadro fuorviante delle novità previste. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“Come si è cominciato a parlare di regolarizzare, dopo anni di concorrenza selvaggia, il settore, dando agli utenti strumenti informativi e vantaggi fiscali e lottando contro forme odiose di sfruttamento del dolore, come i procacciamenti dei funerali, subito si è levato un coro di proteste e ne è scaturita una campagna di informazione fuorviante rispetto alla realtà. Voglio, quindi, ribadire le ragioni che stanno alla base del disegno di legge che ho presentato in autunno e che ora ha cominciato il proprio cammino legislativo in Senato. Non è un’iniziativa del Governo, nessuno vuole tassare i morti, ma anzi si vuole difendere le imprese sane e i parenti dei defunti nel momento in cui sono più deboli, immersi nel proprio dolore e stretti nella necessità di ottenere servizi decorosi. Il settore delle attività funerarie, in Italia, ha un grande giro d’affari, e cospicue zone di nero e sommerso, con episodi estremamente preoccupanti di infiltrazioni della criminalità organizzata. Regolare il settore non vuol dire introdurre nuove gabelle, ma favorire quelle imprese che lavorano in modo trasparente e creano occupazione stabile, ridando ai familiari del defunto la possibilità di essere informati sui prezzi e i servizi e il potere contrattuale di chiedere regolare fattura perché, poi, potranno detrarre parte dei costi nella propria dichiarazione dei redditi. Ad oggi non c’è convenienza a chiedere fattura oltre i 1.500/1.600 euro. La proposta è di aumentare la spesa detraibile in occasione di un funerale fino a 7.500 euro comprendendovi anche le opere edili e lapidee cimiteriali e l’accessoristica funebre. Condizioni di favore sono previste anche per specifiche forme assicurative che consentono alle famiglie di non dover decidere sotto la pressione del momento e alle persone sole di poter prevedere in anticipo per le proprie esequie. La copertura economica di queste misure viene garantita dal riallineamento delle aliquote Iva (al 10%, cioè al livello più basso di quelle consentite visto il valore sociale del settore), dall’emersione del fatturato sommerso e dal recupero di contribuzioni dei lavoratori, prima irregolari. Accanto a queste, nel ddl sono previste misure di civiltà come il piano nazionale per la cremazione, le case funerarie e le sale del commiato, pratiche di tanatocosmesi affidate a personale qualificato. Con l’intento di riordinare il sistema cimiteriale, oggi al limite del collasso economico e gestionale, sono stati, infine, previsti fondi da recuperare dal pagamento della Tasi e da destinare alla manutenzione dei cimiteri. In questo insieme di norme non c’è nessun accanimento né contro le imprese né contro le famiglie né tantomeno contro i defunti, anzi l’intento è proprio quello opposto, ma, evidentemente, per chi prospera e fa affari nella deregolamentazione, l’intervento del legislatore fa paura”.