Donazioni, Patriarca “Gli italiani donano quando c’è una buona causa”

Dai parlamentari

L’Istituto italiano della donazione, l’organizzazione presieduta dal deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, compie dieci anni e venerdì 26 giugno festeggia il traguardo raggiunto presentando un’indagine sulla propensione al dono degli italiani. “Se prescindiamo dai Paesi anglosassoni dove c’è una tradizione fortemente radicata – conferma Patriarca – gli italiani registrano una propensione al dono superiore anche a Paesi più ricchi, come ad esempio la Germania. Caratteristica del nostro Paese è l’informalità: quando doniamo, preferiamo non farlo sapere”. Ecco la dichiarazione di Edoardo Patriarca:

“L’Istituto italiano per la donazione è operativo in Italia dal 2005. Nasce sulla scorta di quanto disposto dalla Carta della donazione del 1999, primo codice etico di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel Non profit. Festeggeremo il primo decennale dell’Istituto, venerdì 26 giugno, a Milano, presentando pubblicamente i risultati di un’indagine comparativa, condotta da Vita su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Istat, sulla propensione al dono degli italiani per cercare di capire quanto del loro reddito, aziende e privati, destinano alle donazioni e, quindi, a progetti di utilità sociale gestiti dal Non profit. I dati più completi a nostra disposizione risalgono al 2011: in quell’anno sono stati donati 4,6 miliardi di euro, ma solo 960 milioni di euro sono stati dedotti o detratti a fini fiscali. In sostanza, in Italia il sistema donativo è caratterizzato da un alto grado di informalità. Gli italiani donano, ma preferiscono farlo quasi “di nascosto”. Eppure quando la causa è buona, non si tirano indietro. Pensiamo al boom di liberalità che si sono registrate a favore di istituti scolastici oppure all’incremento di donazioni via sms che si ha in concomitanza con disastri naturali. Nel 2014 dei 40 milioni di euro donati via sms, ben 31,2 milioni era stati donati proprio in occasione di eventi calamitosi. Nel 2013, poi, l’ammontare donato ad enti parrocchiali si aggirava sui 2,6 miliardi di euro. Se guardiamo all’estero sono i Paesi anglosassoni, Gran Bretagna e Stati Uniti in primis, quelli che vantano una tradizione di dono fortemente radicata. Ciononostante, stando ai dati in nostro possesso, possiamo dire che in Italia, mediamente, si registra una propensione al dono superiore anche a quella di Paesi più ricchi, come, ad esempio, la Germania. La donazione media in Italia è di 75 euro contro i 53 della Germania. Il dato che preoccupa è il crollo delle donazioni da parte delle imprese. Certo la crisi su questo fronte incide, ma è importante rilanciare la pratica del dono. Donare con fiducia può aiutare a far decollare tante progetti di utilità sociale”

Fonte fotografia: ilquotidianoinclasse.ilsole24ore.com)