Lavoratori over 55, Vaccari e Baruffi “Ecco una soluzione su misura”

Dai parlamentari, slider

“Quello dei lavoratori over 55 rimasti senza occupazione e ancora lontani dalla pensione è un problema grave che riguarda tante famiglie, a cui dobbiamo trovare una soluzione rapida”: è quanto sostengono i parlamentari modenesi del Pd Stefano Vaccari e Davide Baruffi, firmatari di una proposta di legge che prevede “Misure urgenti a favore dei lavoratori anziani senza occupazione, mirate alla ricollocazione, al sostegno al reddito e all’anticipo previdenziale”.

Facilitare la ricollocazione lavorativa con appositi sgravi contributivi, in mancanza di questa allungare il periodo di utilizzo dei nuovi ammortizzatori assistenziali (Asdi) e, infine, se si è ancora senza lavoro e senza pensione, poter accedere al cosiddetto “prestito previdenziale” con il parziale sostegno pubblico. Sono questi i tre interventi, successivi, previsti nel disegno di legge che prevede misure urgenti a favore dei lavoratori “anziani” senza occupazione, presentato oggi ai media dai parlamentari Pd Carlo Dell’Aringa e Giorgio Santini e che porta la firma anche dei parlamentari modenesi del Pd Stefano Vaccari (che ha contribuito alla presentazione della proposta di legge in Senato) e Davide Baruffi (che ha firmato la proposta presentata alla Camera dei deputati). “In questi anni di crisi – confermano Vaccari e Baruffi – è aumentato il numero dei lavoratori over 55 che hanno perso la propria occupazione: molte persone mature si sono trovate senza lavoro, ma ancora lontani dal pensionamento. Accanto alle misure generali per favorire le assunzioni – proseguono i parlamentari modenesi – in particolare dei più giovani, è indispensabile avere strumenti specifici per l’occupazione o il sostegno delle persone più mature. Spesso padri o madri di famiglia che, se licenziati, non possono più provvedere alla famiglia stessa in un’età in cui trovare lavoro è molto più difficile”. Il primo passo proposto nel disegno di legge punta a facilitare la ricollocazione di queste persone nel mondo del lavoro grazie a una proroga triennale della decontribuzione per le assunzioni prevista dalla Legge di stabilità 2015, eventualmente anche in forma selettiva, cioè per particolari tipologie di assunzioni e categorie di lavoratori. “Se questa prima misura non dovesse funzionare – continuano Vaccari e Baruffi – si prevede di allungare i tempi, per i lavoratori over 55, dell’utilizzo degli strumenti di sostegno al reddito, in particolare l’Asdi, introdotta per la prima volta col Jobs act, ma ancora solo in via sperimentale per il 2015”. Infine, se una volta sfruttate tutte queste possibilità, il lavoratore maturo dovesse ancora essere senza un’occupazione, scatta un provvedimento nuovo per il nostro ordinamento, il cosiddetto “prestito previdenziale”, sostenuto anche con una quota a carico della fiscalità generale. “Chi si trova a non più di cinque anni dall’età della pensione – spiegano Vaccari e Baruffi – può aderire a questa forma di uscita flessibile. Si tratta di un prestito pensionistico, nella forma di un Assegno Previdenziale Anticipato (APA). Non può durare più di cinque anni e dovrà essere restituito: i ratei di pensione verranno ricalcolati, alla data del pensionamento effettivo, in modo da compensare, su base pluriannuale, le anticipazioni di pensione percepite. La quotaparte pubblica serve proprio a rendere sostenibile questa restituzione”. “Quello dei lavoratori over 55 rimasti senza occupazione e ancora lontani dalla pensione – concludono Vaccari e Baruffi – è un problema grave che riguarda tante famiglie, a cui dobbiamo trovare una soluzione rapida”

photo credit: the Italian voice via photopin cc