Inalca, Baruffi “Attenzione del Governo per i lavoratori ex Euro 2000”

Dai parlamentari

Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Teresa Bellanova ha risposto, oggi pomeriggio, all’interrogazione urgente, depositata dai deputati Pd dell’Emilia-Romagna e presentata in Commissione Lavoro dal deputato modenese Davide Baruffi, sul caso degli ex lavoratori del Consorzio Euro 2000 che gestivano in appalto lavorazioni per conto dell’Inalca e che ora effettuano le stesse lavorazioni per conto di un’agenzia interinale. Il Governo – ha garantito il sottosegretario – continuerà a monitorare gli sviluppi futuri della vicenda anche allo scopo di esaminarne eventuali criticità. Al riguardo di casi analoghi, il Ministero del Lavoro ha anche diramato specifiche circolari alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro.

Il Governo conosce la vicenda dei 950 ex soci-lavoratori del Consorzio Euro 2000, che avevano in appalto lavorazioni dal gruppo Inalca e che, ora, che la stessa Inalca ha rescisso l’appalto, effettuano le stesse lavorazioni per la stessa azienda, ma per conto di un’agenzia interinale. E’ stato lo stesso sottosegretario del Ministero del Lavoro Teresa Bellanova, oggi pomeriggio, a ricostruire la vicenda di questi lavoratori in risposta all’interrogazione urgente depositata dai deputati Pd dell’Emilia-Romagna e presentata in Commissione Lavoro dal modenese Davide Baruffi. I parlamentari del Pd si sono fatti portavoce della preoccupazione del sindacato Flai-Cgil che sospetta che dietro la manovra ci sia unicamente la volontà di sfruttare le decontribuzioni previste per le nuove assunzioni a tempo indeterminato dalla Legge di stabilità 2015. Il sottosegretario Bellanova ha garantito che il Governo sta monitorando questa come altre vicende allo scopo di tutelare l’occupazione, il rispetto delle norme e dei contratti e per evitare eventuali manovre elusive della legge. “Come ha ricordato anche l’on. Bellanova, la norma contenuta nella Legge di stabilità – spiega Davide Baruffi – esclude tassativamente da questo beneficio le nuove assunzioni di persone che abbiano avuto un contratto a tempo determinato nei 6 mesi precedenti, perché le aziende non facciano il giochetto di licenziare e poi riassumere beneficiando degli incentivi”. Si assiste a dinamiche sospette: prima si licenziano persone assunte a tempo indeterminato, poi le si fanno riassumere immediatamente da un soggetto terzo, a tempo indeterminato, per 6 mesi. E poi? Basterebbe una riassunzione da parte di un ulteriore soggetto terzo, entro il 31 dicembre 2015, a tempo indeterminato, per poter approfittare, almeno sulla carta, nel biennio successivo, di sgravi enormi. “In settori dove la concorrenza si gioca al centesimo sul costo della mano d’opera – commenta Davide Baruffi – in questo modo si otterrebbe un risparmio inaudito (quasi un terzo del costo della mano d’opera) e un vantaggio competitivo enorme sui concorrenti, per di più senza art.18. Noi non facciamo processi alle intenzioni a nessuno, ma chiediamo correttezza e serietà. Bene, quindi, che il Ministero abbia assicurato che continuerà a monitorare con attenzione i futuri sviluppi di questa e altre vicende, anche nella prospettiva di esaminarne eventuali criticità e sanzionare comportamenti scorretti”. Il Ministero del Lavoro, a questo proposito, ha appena diramato una circolare alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro proprio per valutare eventuali condotte irregolari ed elusive. “Siamo soddisfatti della risposta del Governo – ha dichiarato Davide Baruffi – che dimostra di conoscere la vicenda e avere a cuore quanto noi la sorte dei lavoratori coinvolti. Ci conforta intanto il fatto che, dalle informazioni pervenute anche dal sindacato, sia stata assicurata la continuità lavorativa di queste persone. Non meno importante è, però, l’attenzione al comportamento delle aziende. Benissimo, quindi, la circolare emanata e piena condivisione anche per i paletti specifici che la sottosegretaria Bellanova ha indicato per il caso specifico di Inalca, proprio perché non venga a trovarsi nelle menzionate condizioni di condotta irregolare ed elusiva della legge”.