Scuola, Baracchi “Sulla riforma prevalga lo spirito di confronto”

Modena

La vice capogruppo Pd a Modena Grazia Baracchi illustra l’ordine del giorno sulla scuola approvato giovedì in Consiglio comunale, con il voto favorevole anche di Sel e CambiaModena, astensione invece da parte di Movimento 5 stelle e Per me Modena.

“La scuola italiana attende da decenni una riforma organica che consenta di superare ritardi e debolezze del sistema di istruzione. I numerosi tentativi di riforma attuati negli scorsi anni da diversi Governi, in molti casi, specie su aspetti organizzativi e di reclutamento del personale, sono stati dettati all’interno di norme finanziarie e con il principale obiettivo di generare risparmi, andando quindi a sottrarre risorse, invece di realizzare effettivi maggiori investimenti. È doveroso quindi ascoltare le ragioni di coloro che lo scorso 5 maggio hanno espresso il loro dissenso aderendo allo sciopero unitario indetto dai sindacati, ma è altrettanto importante riconoscere all’attuale Governo il merito di aver riportato il tema del sistema di istruzione al centro dell’azione politica, assumendo programmaticamente l’obiettivo di investire sulla scuola. Accanto a questa prima necessaria premessa, occorre ricordare che lo scorso novembre la Corte di Giustizia europea ha stabilito l’illegittimità della normativa relativa ai contratti precari nella scuola italiana, rendendo indispensabili misure correttive per tutelare il personale precario con oltre 36 mesi di anzianità di servizio. Come abbiamo sottolineato anche nell’ordine del giorno approvato in Consiglio, la stabilizzazione, oltre a rispondere ad un’evidente esigenza di giustizia sociale, è per noi precondizione indispensabile per la buona riuscita di qualsiasi riforma che voglia incidere in modo strutturale sul sistema dell’istruzione, in particolare favorendone la continuità didattica. Diverse le modifiche apportate al testo iniziale del provvedimento dalla Commissione Cultura, attraverso il confronto con tutti i soggetti coinvolti nella riforma, consentendo di mettere a punto emendamenti che hanno cambiato articoli centrali quali da un lato quelli relativi al Piano dell’offerta formativa, ora di competenza di Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto, dall’altro quello che introduce la valutazione dei dirigenti ad opera di ispettori, il cui contingente viene aumentato. Metodo, quello del confronto, che nella discussione su un tema così strategico per il futuro del nostro Paese come la scuola, crediamo debba essere portato avanti sia nella discussione in Senato sia quando il Governo affronterà le deleghe contenute nell’Art.23, per questo attraverso il nostro ordine del giorno invitiamo i parlamentari modenesi a farsi portavoce della necessità da un lato di mantenere aperto il più possibile il dibattito pubblico, coinvolgendo docenti, studenti, genitori e amministratori locali, e dall’altro di sollecitare il Governo a continuare il confronto e l’ascolto con i sindacati della scuola, così come dichiarato dallo stesso premier all’indomani dello sciopero del 5 maggio. Al contempo chiediamo ai parlamentari di attivarsi sempre presso il Governo con la richiesta di definire i contenuti del Piano di assunzione e stabilizzazione dei precari nel modo più ampio e equo possibile, rendendo effettivi gli emendamenti approvati, nel rispetto dei principi costituzionali, del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea e dei fabbisogni di organico determinati sia dai posti vacanti che dalla riforma in itinere, affrontando nel modo più ampio e corretto possibile le criticità sopra richiamate ed attuando tutte le misure necessarie. Infine di promuovere presso il Governo ed in collaborazione con le organizzazione impegnate sul tema la richiesta di escludere dai vincoli di bilancio di Patto di Stabilità gli investimenti, le opere manutentive e le azioni volte all’introduzione di innovazioni tecnologiche a supporto della didattica.”

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