Lenzini “Tutte le scuole comunali recuperino cibo non consumato”

Modena

«Nelle scuole comunali modenesi attualmente avviene, ogni giorno, un considerevole spreco di cibo, situazione conseguente all’oggettiva difficoltà di gestione di un così elevato numero di pasti caldi contemporaneamente, data l’ampia platea di alunni modenesi. Tuttavia molto di quel cibo, ancora integro e non contaminato potrebbe essere recuperato.» Così il consigliere comunale modenese del Pd Diego Lenzini, primo firmatario di un ordine del giorno contro lo spreco alimentare nelle scuole, condiviso anche da Sel, Per Me Modena e Movimento 5 Stelle, che sarà in trattazione nella prossima seduta del Consiglio comunale di Modena, giovedì 28 maggio, insieme ad un secondo ordine del giorno promosso dal Gruppo Pd sulla scuola.

Nella prossima seduta del Consiglio comunale di Modena, giovedì 28 maggio, due gli ordini del giorno promossi dal Gruppo del Partito democratico che vedono al centro la scuola, uno sulla riforma del Governo Renzi, l’altro sull’importante tema della lotta allo spreco alimentare. “Già da tempo – spiega il consigliere comunale Pd Diego Lenzini, primo firmatario di questo documento – la scuola primaria Galilei sta sperimentando il progetto Good Food Bag di Legambiente, che consente ai bambini di portare a casa frutta e pane non consumato durante il pranzo, in un sacchetto anti-spreco in materiale lavabile, personalizzato e riutilizzabile. Un’eccezione virtuosa nel panorama modenese che dovrebbe essere estesa quanto prima anche a tutte le altre scuole comunali. Se non la scuola, infatti, in quale altro luogo si può insegnare il rispetto per il cibo ed educare alla cultura del non spreco? Nasce da queste considerazioni l’ordine del giorno con il quale si invita l’Amministrazione comunale ad includere nel progetto Good Food Bag di Legambiente il maggior numero possibile di plessi scolastici comunali, con l’obiettivo di raggiungerli tutti entro l’anno scolastico 2015/2016. Al contempo è fondamentale aprire un tavolo di lavoro con Azienda Usl, Cir Food (in qualità di fornitore dei pasti nelle mense scolastiche) ed associazioni caritatevoli per avviare il più rapidamente possibile un progetto che miri al recupero di tutto quanto possibile, per farlo arrivare alle persone bisognose del nostro territorio. Nelle scuole comunali modenesi ogni giorno avviene, infatti, un considerevole spreco di cibo, situazione conseguente all’oggettiva difficoltà di gestione di un così elevato numero di pasti caldi contemporaneamente, data l’ampia platea di alunni modenesi. Tuttavia molto di quel cibo, ancora integro e non contaminato potrebbe essere recuperato. In primo luogo dando appunto la possibilità agli stessi bambini di portare a casa per esempio il pane o la frutta, ma anche, come detto, facendo in modo che tutto il possibile possa essere devoluto ad associazioni ed enti caritatevoli, che sarebbero ben felici di riceverlo. Un progetto, non solo possibile come testimoniano esperienze pilota portate avanti da altre realtà italiane, ma divenuto negli ultimi mesi di estrema attualità anche grazie ad una sempre maggior consapevolezza legala ai temi della sostenibilità, tornati al centro del dibattito, non può essere dimenticato, anche grazie all’apertura di Expo2015. É tempo dunque che anche Modena si doti degli strumenti necessari per raggiungere questi obiettivi. E considerando l’ampia convergenza politica trovata attorno ad un tema così importante, come dimostrano le firme di Sel, Per Me Modena e Movimento 5 Stelle al nostro documento, siamo certi il dibattito di giovedì in Consiglio consentirà ulteriori utili approfondimenti, prima dell’approvazione.”

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