Nascono anche a Modena gli Ecologisti democratici

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Nascono anche a Modena, aderendo all’appena costituita associazione regionale, gli Ecologisti democratici, associazione di promozione sociale vicina, ma autonoma dal Pd, che vuole dialogare, in primis proprio con il Pd, su tutte le tematiche ambientali. “Ci sono questioni che sono centrali per il futuro della nostra Regione e del nostro Paese – conferma il senatore Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente a Palazzo Madama e componente dell’Esecutivo nazionale Ecodem – penso al contrasto al dissesto idrogeologico, al sostegno alle energie rinnovabili e alla diffusione dell’efficienza energetica sia nel privato che nel pubblico. I temi più all’avanguardia del dibattito nazionale sono oggi in discussione nell’ambito del collegato ambientale alla Legge di stabilità 2014 di cui sono relatore al Senato così come nell’ambito dell’innovativo provvedimento che dalla Camera è appena tornato al Senato per l’introduzione nel nostro ordinamento di nuove fattispecie di reati ambientali”. “Come Ecodem modenesi – continua Simona Arletti, componente dell’Esecutivo regionale Ecodem – ci proponiamo come punto di riferimento per la discussione ed elaborazione, a livello locale e regionale, sui grandi e piccoli temi legati all’ambiente, alla difesa del suolo e della salute pubblica. Per questo abbiamo deciso di presentarci ufficialmente organizzando per la sera di lunedì prossimo un incontro pubblico sulla mobilità sostenibile”. L’incontro, dal titolo “Ferro o gomma: quale mobilità per la regione Emilia-Romagna”, si terrà lunedì 18 maggio, a Modena, presso la sala Windsor di via San Faustino 155, a partire dalle ore 21.00. Introdurrà la serata Simona Arletti, componente dell’Esecutivo regionale Ecodem. Interverranno Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambente del Senato, l’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi, il coordinatore regionale Ecodem Stefano Mazzetti e Alessandra Filippi del Direttivo di Legambiente dell’Emilia-Romagna. Concluderà i lavori della serata il consigliere regionale e candidato alla segreteria regionale del Pd Paolo Calvano. Tutte le informazioni anche sulla pagina facebook Ecodem Modena.

PER UNA MOBILITA’ PIU’ SICURA, MENO INQUINATA E CONGESTIONATA

Nel corso dell’incontro pubblico, gli Ecodem modenesi presenteranno anche un documento riassuntivo delle loro posizioni su alcuni grandi progetti di infrastrutture modenesi ancora in discussione, come la Cispadana, la ferrovia Modena-Sassuolo e la bretella Campogalliano-Sassuolo. Tutti questi progetti devono essere dimensionati nell’ottica dell’attuale fabbisogno di mobilità dei cittadini e delle imprese, aggiornando dati e previsioni.

Ecco i principali punti del documento:

Mobilità su rotaia – priorità per il miglioramento dei servizi urbani ed extraurbani su ferro che richiedono adeguati investimenti. In particolare si richiama la decisa modernizzazione della linea Modena-Sassuolo, con servizio urbano, e della Modena-Carpi-Mantova, oltre al migliore sfruttamento del corridoio liberato del tratto urbano della linea Milano-Bologna e al potenziamento, con servizio metropolitano, dei collegamenti ferroviari Reggio Emilia-Modena-Bologna.

Cispadana – l’approdo finale del progetto della Cispadana, collegamento previsto dal 1967, nel tracciato e nella dimensione dell’autostrada, sconta i meccanismi perversi di finanziamento e realizzazione di opere pure estremamente necessarie alle comunità. La rigorosa richiesta di mitigazione degli impatti, il grande lavoro di confronto sui tracciati, per assicurare la sua effettiva utilità alle comunità regionali e locali, rende sostenibile l’impatto comunque non irrilevante dell’opera.

Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo – oltre agli stessi perversi meccanismi di finanziamento delle opere infrastrutturali pubbliche già rilevati per la Cispadana, presenta problemi di impatto ambientale, economico e sociale da riconsiderare alla luce delle effettive aggiornate necessità di collegamento dell’area. Riteniamo sia oggi prioritario assicurare la realizzazione del primo stralcio funzionale dell’opera, indispensabile per collegare, attraverso le opere accessorie inserite nel progetto approvato e parte degli accordi sull’alta velocità ferroviaria, l’autostrada A22 Modena-Brennero e il nuovo scalo intermodale ferroviario di Marzaglia, che de facto potrebbe migliorare i collegamenti senza ulteriori interventi, anche tenuto conto delle disponibilità finanziarie, dei costi complessivi delle opere e delle forme di remunerazione degli investimenti del concessionario, a carico dei cittadini-utenti della A22. L’intero collegamento assicura una modesta riduzione dei tempi di percorrenza e una più agevole canalizzazione del trasporto pesante su gomma verso le autostrade è ora in parte possibile con la viabilità nel frattempo realizzata e con la futura, a lungo attesa, ristrutturazione del casello Modena Nord della A1, mentre fondamentali sono la piena funzionalità e l’utilizzo massimo dello scalo merci ferroviario, che costituisce un significativo contributo al trasferimento del trasporto merci sulla modalità su ferrovia in luogo di quella su gomma.