Cpl, Baruffi e Ghizzoni “Bene l’incontro fra Di Bari e Cantone”

Dai parlamentari, slider

«Fermo restando i doverosi accertamenti in corso da parte della magistratura, non possiamo che appoggiare qualunque iniziativa venga intrapresa per non pregiudicare i livelli occupazionali di un’azienda così radicata nel nostro territorio.» Questo il commento dei deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni, dopo l’annuncio di un prossimo incontro, giovedì 14 maggio, fra il prefetto di Modena Di Bari e il commissario anticorruzione Raffaele Cantone sul caso della Cpl. Ecco la dichiarazione dei due parlamentari modenesi:

“Valutiamo positivamente l’annunciato incontro fra il prefetto di Modena, Michele Di Bari, e il commissario anticorruzione, Raffaele Cantone per fare il punto sulla vicenda della cooperativa Cpl, così da consentire l’adozione di tutte le misure necessarie alla salvaguardia dei livelli occupazionali dell’azienda. È di queste ore infatti la notizia della recessione dei primi contratti pubblici che la cooperativa ha in essere, dopo l’esclusione dalla white list antimafia, a seguito dell’inchiesta che ha coinvolto gli ex vertici dell’azienda. Evidenti le conseguenze sull’occupazione: già ieri Cpl ha annunciato l’apertura della procedura di cassa integrazione ordinaria per 120 dei suoi 1800 dipendenti. Una piccola porzione, certo, ma comunque un segnale piuttosto chiaro di quanto potrebbe accadere nell’immediato futuro, se l’azienda non sarà messa in condizione di poter continuare a lavorare. Auspichiamo quindi che quanto verrà deciso da prefetto e commissario possa aiutare a garantire gli attuali livelli occupazionali di Cpl, dando al contempo la necessaria chiarezza alle stazioni appaltanti sulle procedure da intraprendere nei confronti dell’azienda. Ricordiamo, del resto, che Cpl ha già messo mano profondamente ai propri organi direttivi dimostrando fin da subito la propria netta volontà di trasparenza e di discontinuità con la precedente gestione. Fermo restando dunque i doverosi accertamenti in corso da parte della magistratura, non possiamo che appoggiare qualunque iniziativa venga intrapresa per non pregiudicare il futuro di un’azienda così radicata nel nostro territorio e dei suoi lavoratori.”

photo credit: Blue Fire via photopin (license)