1° maggio, Lucia Bursi “Occorre costruire opportunità di lavoro”

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“Questo 1° maggio, ma soprattutto i mesi a venire, dovranno avere come obiettivo quello del massimo impegno per la costruzione di nuove opportunità di lavoro”: è questo l’invito che rivolge il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi in occasione della Festa del Lavoro. Ecco la sua dichiarazione:

“Ancora un 1° maggio difficile sul fronte lavoro. La ripresa c’è, ma è lenta. L’ultima conferma ci viene dai dati Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese relativi al mese di aprile. Anche nella lettura dell’ufficio studi della bolognese Nomisma, esce un quadro che i tecnici definiscono “a macchia di leopardo”, settori che vengono trainati dalla domanda estera ed altri, soprattutto quelli caratterizzati da imprese di piccole dimensioni, ancora in affanno. Questo 1° maggio, ma soprattutto i mesi a venire, dovranno avere come obiettivo quello del massimo impegno per la costruzione di nuove opportunità di lavoro. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato, a tutti i livelli istituzionali, da quello locale a quello nazionale. Il Partito democratico, i suoi eletti, la comunità che lo sostiene dovranno impegnarsi in maniera prioritaria su questo fronte. Le misure contenute nella Legge di stabilità, in particolare, e nel Jobs Act cominciano a dare frutti positivi. La crescita del numero di contratti a tempo indeterminato è senz’altro un segnale positivo, ma non è ancora sufficiente. Lo sforzo deve proseguire. L’articolo 1 della Costituzione ci conferma che il lavoro è parte integrante della identità delle persone, garantisce autonomia economica, dignità e libertà. La strada da perseguire, quindi, è quella dell’innovazione, del sostegno alla ripresa, del rilancio di nuove opportunità occupazionali, soprattutto per le categorie più deboli e in maggiore sofferenza, ovvero i giovani, le donne, gli over 50. Più in generale, bisogna proseguire sul cammino delle riforme per dare un futuro al Paese e questo richiede, anche all’interno del Pd, un ulteriore scatto di responsabilità. Anche nel giudizio sull’adozione della nuova legge elettorale occorre evitare facili, quanto inutili, tifoserie e riconoscere ai nostri eletti il ruolo di responsabilità che si sono assunti. Nessuno avrebbe voluto la fiducia sulla legge elettorale, ma se le condizioni generali hanno portato a questo non si può imputarne l’onere al solo Governo Renzi. Sono, quindi, inaccettabili e per molti versi davvero inappropriate le accuse di “dittatura” per chi sta provando a lavorare per costruire un futuro diverso per le nuove generazioni. Stiamo uniti e lavoriamo con rinnovata fiducia. Il Pd modenese augura a tutti un buon 1° maggio, di passione, impegno e speranza”.