Giuditta Pini “Sostegno alla mobilitazione dei pediatri di libera scelta”

Dai parlamentari

Nei prossimi giorni si svolgerà a Roma l’incontro tra le organizzazioni sindacali e la SISAC (Struttura interregionale Sanitari convenzionati) sul rinnovo degli Accordi collettivi nazionali per la medicina convenzionata nel settore pediatrico. Il 4 marzo scorso era stato elaborato un documento politico che rappresentava una possibile base per il rinnovo dell’accordo, nel prosieguo della trattativa però quel documento non è stato recepito. Ecco la dichiarazione su questo tema della parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini:

“In merito a quanto sta accadendo voglio esprimere la mia vicinanza alla richiesta dei pediatri di vedere riconosciuto il documento politico del 4 marzo scorso concordato con il sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, che rappresentava una minima, ma apprezzabile base di accordo. In sede di Comitato di settore Sanità della Conferenza Stato Regioni questo accordo non è stato recepito ed anzi è stato distorto in maniera incomprensibile. In particolare l’accordo tutelava la natura libero professionale della professione pediatrica, il rispetto dei livelli retribuiti acquisiti e soprattutto la disponibilità a trovare risorse all’interno del Sistema Sanitario per la riorganizzazione dell’attività di assistenza. Lo stravolgimento di quell’accordo rischia di avere effetti devastanti diminuendo fortemente le risorse assegnate alla pediatria con gli effetti che è facile immaginare sulla qualità della Sanità pubblica in un servizio così delicato e decisivo come quello della salute dei nostri bambini. Vorrei fare un appello alle Regioni e al Ministero affinché la trattativa sul rinnovo degli Accordi Collettivi metta da parte un cieco rigorismo in favore di una valutazione serena sull’importanza dei punti del documento del 4 marzo. Accogliere quelle richieste, segnalate nella raccomandazione a latere del documento, sarebbe un segnale importate in direzione dell’aumento della qualità del Servizio Sanitario per tutti i cittadini specie per un settore nevralgico come la pediatria”.

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