Partiti, Vaccari “Riordinare le norme e dare attuazione all’art. 49”

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Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari è il secondo firmatario, dopo il senatore Ugo Sposetti, di un disegno di legge che riscrive e completa la disciplina dei partiti politici in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. Nel testo si prevede anche una delega al Governo per l’adozione di un decreto legislativo di riordino del complesso delle disposizioni in materia. “In molti, in questi ultimi tempi, al scoppiare di un nuovo scandalo parlano, spesso a sproposito, di partiti, di trasparenza, di finanziamenti – spiega il senatore Vaccari – E’ ora di dare finalmente piena attuazione all’articolo 49 della Costituzione, tenendo anche conto delle recenti norme europee in materia”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“L’ultima disposizione emanata, in ordine di tempo, è il Regolamento europeo approvato il 16 aprile scorso che prevede l’attribuzione dello status giuridico europeo per i partiti politici che abbiamo determinate caratteristiche. In Italia, invece, l’ultimo provvedimento entrato in vigore è la legge 13 del 2014 che dispone l’abolizione del finanziamento pubblico diretto dei partiti e nuove norme in materia di controllo dei partiti stessi. Con questo disegno di legge intendiamo dare omogeneità e coerenza ai provvedimenti italiani ed europei emanati in materia, garantendo finalmente piena attuazione all’articolo 49 della Costituzione. I partiti politici – che rispondono a determinate caratteristiche di democrazia interna, partecipazione, trasparenza e parità di genere – cessano di essere associazioni di fatto per assumere la natura giuridica di associazioni riconosciute iscritte in pubblici registri. In molti, in troppi forse, in questi ultimi tempi, al scoppiare di un nuovo scandalo parlano, spesso a sproposito, di partiti, di trasparenza della loro vita interna e delle modalità di finanziamento. Ecco perché proponiamo norme concrete che facciano finalmente chiarezza e garantiscano certezze per quei partiti che rispondono ai dettati costituzionali ed europei. Nel disegno di legge sono previsti la registrazione dei partiti, l’enunciazione dei valori costituzionali a cui devono ispirare la loro attività e il loro programma, un controllo giuridico sui loro statuti, la previsione per tutti delle elezioni primarie e gli effetti pratici, anche di sostegno economico, che un partito così configurato deve avere garantiti. Nel testo si prevede anche una delega al Governo per l’adozione di un decreto legislativo di riordino del complesso delle disposizioni in materia. E’ la stessa Costituzione che ribadisce che l’associarsi liberamente in partiti rappresenta la vera modalità con cui i cittadini possono concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale del proprio Paese. Non lasciamo che i populismi affossino questo modello di partecipazione democratica”.