Spilamberto, Villa “Non c’è conflitto d’interessi per Mandrioli”

Dai Circoli

“Per il Partito democratico di Spilamberto la ricostruzione dei fatti è convincente e, di conseguenza, conferma che non esiste un conflitto di interessi dell’assessore Mandrioli”: lo ribadisce il segretario Pd di Spilamberto Marco Villa spiegando l’iter seguito dal partito per verificare quanto denunciato da un blog cittadino. Oltre alla risposta data in Consiglio comunale, un consigliere Pd ha fatto una verifica negli uffici tecnici del Comune e un’esposizione dei fatti si è tenuta nel corso della riunione del Direttivo Pd. “Il nostro partito – conclude Villa – può serenamente dire che l’assessore non ha compiuto alcun atto che potesse essere in conflitto d’interessi con la propria professione”. Ecco la dichiarazione di Marco Villa:

“Dopo le accuse rivolte dal blog “Condividere Spilamberto” all’assessore Mandrioli, il Pd si è subito espresso per la chiarezza e la trasparenza dell’azione amministrativa della Giunta. Per questi motivi, prima con una risposta ad una domanda urgente sul tema posta dall’opposizione in Consiglio Comunale, poi a seguito di una verifica fatta negli uffici tecnici da parte di un consigliere Pd, nonché di un’esposizione dei fatti di fronte al Direttivo del Pd, il nostro partito può serenamente dire che l’assessore non ha compiuto alcun atto che potesse essere in conflitto d’interessi con la propria professione. Infatti, tutta la vicenda inizia nel 2008, quando la Immobiliare Leonardo comincia ad urbanizzare l’area della Vanga. Tuttavia, dei tre vincitori dei quattro lotti in PEEP, uno fallisce e non riesce a pagare le opere di urbanizzazione, facendo tornare il lotto al Comune, che a quel punto si trova ad essere debitore. Intanto, i lavori di urbanizzazione proseguono. Le trattative per saldare una parte di questi debiti cominciano con la fine della scorsa legislatura e se ultimamente l’attuale Amministrazione ha provveduto a pagare la Leonardo, è stato solo per ottemperare a tale accordo. Dal 2008 al 2014 fino al momento in cui Mandrioli è entrato in Giunta, l’architetto faceva il proprio mestiere e certamente non lo si può accusare di aver congegnato un piano per una vicenda conclusa a fine anno 2014 nata ben due legislature prima che lui diventasse assessore. Il mese scorso poi, la Giunta ha adottato la Carta di Avviso Pubblico, una carta etica e che certamente non dimostra altro che la voglia di trasparenza e legalità di questa parte politica e la cosa fa piacere chiaramente al Pd. Il Pd, che pure per primo aveva avvisato la Giunta sullo stare attenta con un tema così delicato quale il conflitto d’interessi, non ravvisa comportamenti sbagliati, ma osserva solo l’azione di un amministratore che svolge il suo lavoro in maniera libera e appassionata. E a questa noi non faremo mancare il nostro appoggio”.

(Fonte fotografia: minniti.info)