Vaccari “Non tutti colpevoli, così si fa il gioco dell’ndrangheta”

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Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia, ha preso parte, in mattinata, a Modena, al seminario di approfondimento promosso dal Partito democratico dal titolo “Legalità: la sfida necessaria”. Ecco l’analisi tracciata sulle modalità di insediamento della criminalità organizzata in Emilia-Romagna:

“Le inchieste e le analisi condotte in questi anni confermano che le modalità scelte dalla criminalità organizzata per insediarsi nel nostro territorio, e nel Nord Italia più in generale, sono legate in prevalenza all’economia privata, al coinvolgimento del mondo delle professioni, vera zona grigia, e in misura minore, attraverso collegamenti con la Pubblica amministrazione. Sono forme diverse rispetto a quelle privilegiate nel Sud del Paese. Nonostante questo “abito” imprenditoriale e, all’apparenza, più neutro e non minaccioso, ci troviamo di fronte a un nemico molto pericoloso: non dobbiamo assolutamente minimizzare la sua capacità di offendere, quando lo ritiene necessario per sé. Cosa dobbiamo quindi fare? Io credo che nel nostro territorio ci siano state, in passato, sottovalutazioni e non solo della politica, ma non per questo vale l’equazione “tutti silenti tutti colpevoli”, perché anche le indagini testimoniano che non c’è una collusione diffusa. Occorre, pertanto, aggiornare i nostri strumenti di conoscenza del fenomeno e quelli che consentono di rafforzare le misure di resistenza e di attacco, ben sapendo che la ‘ndrangheta ha dimostrato capacità di adattamento a ogni azione di contrasto che mettevamo in campo. Quello che certamente non dobbiamo fare è generalizzare giudizi e analisi, dicendo che “tutto è mafia”: in questo modo si fa proprio il gioco delle mafie. Mai come in questi ultimi due anni la politica e il Parlamento hanno raccolto ed elaborato proposte divenute leggi a supporto della magistratura, delle forze dell’ordine, delle istituzioni e della società civile impegnate a combattere la criminalità organizzata. Affermare il contrario equivale a mentire coscientemente. La nostra iniziativa odierna testimonia come, anche sul territorio, la politica e il Pd possono rimettere al centro del proprio agire, anche con strumenti nuovi, la lotta alla criminalità organizzata e il sostegno alle politiche per la legalità”.