Expo, Bortolamasi “Modena sappia guardare già oltre l’evento”

Modena

«La sfida che Expo ci pone davanti è quella della lungimiranza: saper guardare già da ora oltre questo straordinario appuntamento. Soffermarsi solo su quanto potrebbe accadere nell’immediato infatti significherebbe perdere una fondamentale occasione. Il piano che ci è stato presentato ha in sé una prospettiva ampia e sfidante, che mette al centro la nostra città, dandole una reale proiezione internazionale.» All’indomani del dibattito sul Piano Expo in Consiglio comunale, che ha visto fra l’altro l’approvazione di uno specifico Ordine del giorno presentato dal Gruppo del Partito democratico, il vice capogruppo Pd a Modena Andrea Bortolamasi, commenta quanto presentato dall’Amministrazione in vista dell’evento milanese, valutando con particolare favore le azioni di più lungo respiro. Ecco la sua dichiarazione:

“Partirei da una domanda che emerge chiaramente dal dibattito che in queste settimane si è acceso in città: perché Expo è così importante per Modena e per il suo tessuto socio-economico-culturale? È una domanda retorica, ovviamente. A nessuno infatti può sfuggire quale occasione sia per il nostro territorio, che dell’export ha saputo fare uno dei suoi punti di forza, avere in Italia questa unica, e per certi versi irripetibile, vetrina internazionale. Non possiamo dunque che valutare positivamente tutte le azioni che saranno messe in campo per favorire l’attrattività, l’internazionalizzazione del territorio e degli investimenti. Non basta infatti avere ottimi brand, quali evidentemente Modena può vantare: mai come in questa occasione infatti sarà fondamentale essere in grado di inserirli in un contesto di promozione coordinata. In una competizione che si gioca fra aree vaste, Modena dovrà essere in grado di misurarsi al meglio. Fare sistema, insomma, spesso frase fatta, ma che per questa occasione diviene finalità imprescindibile. Il sistema Modena, con a capo la sua Amministrazione, dovrà mettersi in gioco come corpo unico fatto di tante eccellenze, si pensi ai siti Unesco, al sistema museale, ai distretti solo per fare alcuni esempi. Il dibattito in città è acceso, le critiche, spesso preventive, all’operato dell’amministrazione non son mancate. Tuttavia il piano “Modena, dove tutto diventa arte” ha in sé una prospettiva ampia e sfidante, che mette al centro la nostra città, dandole finalmente una reale proiezione internazionale, dove compaiano investimenti strutturali con obiettivi posti ben al di là dell’evento milanese. Expo deve essere per Modena un punto di partenza, in grado di proiettarla nel futuro. La sfida è quella di saper guardare, già da ora, oltre questo straordinario appuntamento. Soffermarsi solo su quanto potrebbe accadere nell’immediato infatti significherebbe perdere una fondamentale occasione. Un’opportunità per riscoprire anche un sano orgoglio territoriale, quello tipico del cosiddetto g-local, cioè della comunità che si fa globalità attraverso le proprie ricchezze, assicurando al territorio il respiro tipico delle relazioni internazionali”

(Fonte immagine: junglam.com)