Liotti e Raneri “Linguaggio, necessaria premessa per cambio culturale”

Comunicati

La coordinatrice della Conferenza provinciale delle democratiche modenesi, Caterina Liotti e la responsabile Donne di Sel, Daniela Raneri plaudono alla decisione del Comune di Modena di introdurre il linguaggio di genere nei propri atti amministrativi, formalizzata nella seduta di giovedì 5 febbraio del Consiglio comunale.

Ogni volta che si cerca di dare risposte che superino le discriminazioni che le donne italiane subiscono ancora oggi, come nel caso della delibera approvata lo scorso 5 febbraio dal Consiglio comunale di Modena sull’introduzione del linguaggio di genere negli atti amministrativi, si alzano commenti che mirano a sminuirne l’importanza, sottolineando l’esistenza di altre più urgenti priorià. Un procrastinare colpevole con ogni evidenza dell’assenza per lunghi anni di questo tema dall’agenda politica del Paese. Le donne italiane, nel panorama contemporaneo, risultano tuttora fra le meno occupate, meno retribuite, meno presenti in politica e in ruoli di responsabilità. Tuttavia le indagini ci dicono che in Italia non mancano le leggi per contrastare la discriminazione delle donne, bensì un ambiente che ne renda possibile l’effettiva applicazione. La discussione pubblica sulle tematiche di genere, pur avendo fatto registrare significativi passi in avanti, continua ancora frequentemente a legittimare forti disuguaglianze. “Il linguaggio – sottolinea la coordinatrice della Conferenza provinciale delle democratiche modenesi, Caterina Liotti – è lo strumento più potente per veicolare valori e principi che stanno alla base di ogni cultura: incidere sul modo attraverso il quale le persone identificano il mondo che le circonda, significa incidere sul modo in cui quel mondo verrà percepito. Ancora troppo spesso, in Italia, la donna risulta nascosta dentro il genere grammaticale maschile, contribuendo così a rafforzare stereotipi e pregiudizi sulle sue capacità e competenze. Che l’esempio del Comune di Modena trovi presto seguito anche in altre Amministrazioni della nostra provincia”. “Le parole – concorda la reponsabile Donne di Sel, Daniela Raneri – hanno un peso specifico e contribuisco a definire i pensieri, per questo l’atto compito dell’assessora Ingrid Caporioni e dalla giunta Muzzarelli nel comune di Modena, che faceva parte del programma elettorale, è così significativo e rilevante. Il linguaggio infatti riveste un ruolo fondamentale nella costruzione della realtà sociale. La convergenza di questa veduta segna un primo passo verso una ridefinizione delle identità e delle diversità, costruendo la piena realizzazione di una coesistenza rispettosa di tutte e tutti che vada nella direzione della non prevaricazione. Intorno a noi tutto è in movimento, sosteniamo questo percorso affinché il processo del cambiamento continui il suo corso.”