Davide Baruffi “Preoccupati per i lavoratori del gruppo Mercatone”

Dai parlamentari

“Chiediamo al Governo di assumere un’iniziativa forte che possa accompagnare il gruppo Mercatone e i suoi 3.700 dipendenti attraverso un percorso di tutela e di rilancio delle diverse realtà locali”: il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro della Camera, è uno dei firmatari, assieme a colleghi Pd del Veneto e dell’Emilia-Romagna, di una interrogazione ai ministri Guidi e Poletti sul futuro societario e occupazionale del gruppo distributivo Mercatone.

Un gruppo di deputati emiliano-romagnoli e veneti del Pd, tra cui il modenese Davide Baruffi, ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico Federica Guidi e del Lavoro Giuliano Poletti sul futuro del gruppo distributivo Mercatone. Com’è noto, il gruppo, che ha la propria sede principale a Imola, ha chiesto il concordato preventivo in bianco. “Che la situazione fosse difficile era noto ai sindacati – conferma Davide Baruffi – ma ora la preoccupazione tra i 3.700 dipendenti del gruppo, occupati in 79 diversi punti vendita, è naturalmente fortissima. Per la maggior parte, tra l’altro, si tratta di donne che hanno alle spalle anni di lavoro alle dipendenze della stessa catena distributiva, spesso anche oltre 20”. La crisi del gruppo Mercatone, in provincia di Modena, interessa circa 120 lavoratori, di cui 30 già in cassa integrazione, dipendenti dei due negozi ex Tre Stelle di San Cesario e Medolla, chiusi la scorsa primavera. Gli altri 80 addetti sono quelli al lavoro nei due punti vendita Mercatone Uno di Castelfranco Emilia e Sorbara. “Con questa interrogazione – spiega ancora l’on. Baruffi – abbiamo voluto rappresentare ai ministri Guidi e Poletti la grande preoccupazione, sorta in particolare tra Veneto ed Emilia-Romagna, per la sorte della società, ma soprattutto per il futuro dei lavoratori coinvolti. Non possiamo e non vogliamo abbandonarli al proprio destino e chiediamo al Governo di assumere un’iniziativa forte, coerente con gli obiettivi che si è dato con il Jobs act. Occorre – conclude Baruffi – accompagnare il gruppo attraverso un percorso di tutela dell’occupazione e di rilancio delle diverse realtà locali”.

(fonte immagine: doormat.it)