27 gennaio, Ghizzoni “Ricostruire un lessico della Memoria”

Dai parlamentari

Promuovere gli studi sulla Resistenza attraverso banche dati che intrecciano le storie delle persone alla storia nazionale, un catalogo delle stragi nazifasciste, la creazione di un Centro nazionale di documentazione multimediale rivolto ai giovani, una rete dei luoghi della memoria, a cominciare dal campo di Fossoli e Villa Emma, programmi di dialogo e di pace che partono dalla conoscenza del conflitto. Sono gli impegni richiesti al Governo nella risoluzione, a prima firma della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni e sottoscritta da ventiquattro deputati Pd, da ieri all’ esame della Commissione Cultura della Camera.

E’ iniziata ieri in Commissione Cultura l’esame della risoluzione a prima firma della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni sui programmi e le azioni da mettere in atto da parte del Governo per creare una rete di conoscenza e valorizzazione sui temi della Resistenza e delle stragi naziste. “Il 70esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione – dichiara Manuela Ghizzoni – deve diventare l’occasione per portare a sintesi il patrimonio di informazioni e studi che, in questi anni, si è accumulato soprattutto a livello locale. Un sistema che riesca a intrecciare storie del territorio e storie individuali alle grandi vicende nazionali. Con particolare attenzione ai luoghi, come il campo di Fossoli e Villa Emma, che, con la loro capacità evocativa, sono ancora in grado di rendere visibile ciò che non lo è, vale a dire la storia, preservandola, allo stesso tempo, tenacemente contro l’oblio. E’ necessario creare un lessico della Memoria basato su un rigoroso metodo di lavoro in grado di superare ideologie e interpretazioni, combinato con la passione civile: solo così si può costruire un orizzonte comune in cui la conoscenza del passato diventa fonte di progetti futuri”. Queste le richieste avanzate al Governo da Manuela Ghizzoni, insieme a ventiquattro deputati del Pd: promuovere gli studi e le ricerche sull’esperienza storica dell’opposizione al fascismo, della Resistenza e della Liberazione, a partire dalle memorie dei territori per giungere alle grandi vicende nazionali; dare impulso agli studi e alle ricerche sul ruolo delle donne, dei civili, degli internati militari italiani nell’esperienza resistenziale, nonché di coloro che si schierarono con il regime, anche al fine di realizzare banche dati utili ad intrecciare le storie personali a un disegno più generale; realizzare un catalogo digitalizzato delle stragi nazifasciste che connetta le biografie di vittime e carnefici al contesto locale e al quadro storiografico generale;promuovere la realizzazione di un Centro nazionale di documentazione, informazione e comunicazione multimediale, particolarmente indirizzato alle giovani generazioni, per diffondere la conoscenza delle vicende storiche della Resistenza; sostenere concretamente la creazione della rete dei luoghi della memoria al fine di agevolarne la salvaguardia; conferire un attestato ai partigiani, ai combattenti, ai patrioti e ai reduci, ai militari che hanno contribuito alla lotta di Liberazione, da concordare con le associazioni combattentistiche; sostenere programmi di dialogo e di pace che partono dalla conoscenza del conflitto passato.