Calamità naturali, “Giovedì comincia l’esame del progetto di legge”

Dai parlamentari, slider

Inizia giovedì prossimo, in coincidenza con il primo anniversario dell’alluvione, l’esame in Commissione Ambiente della Camera dei deputati del progetto di legge di riordino di tutto il sistema di protezione civile in occasione di calamità naturali. Il progetto di legge, che vuole dare risposte alle richieste delle comunità colpite da terremoti, alluvioni, trombe d’aria e smottamenti, porta la firma anche dei deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca e Matteo Richetti. Ecco la loro dichiarazione:

“Gli imprenditori che si riconoscono in Rete imprese Italia hanno ragione. Nel primo anniversario dell’alluvione del gennaio 2014 tante cose sono già state fatte, ma quello che ancora manca è una legge nazionale sulle calamità naturali. Questa è una richiesta pressante che era arrivata anche dai sindaci dei Comuni del cratere sismico prima e, poi, da quelli che avevano dovuto affrontare le altre calamità naturali che hanno colpito la nostra provincia, come l’alluvione, ma anche le trombe d’aria che si sono succedute. Come parlamentari del Pd dicemmo che ci saremmo fatti carico di questa richiesta e così è stato. Giovedì prossimo 22 gennaio comincia in Commissione Ambiente della Camera l’esame della proposta di legge, a prima firma della responsabile nazionale Ambiente Pd Chiara Braga, che prevede la delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile. In questi anni, l’esperienza ha dimostrato che a calamità simili sono state date risposte disorganiche e anche assai differenziate. La penisola è un territorio naturale a rischio, reso ancora più fragile da speculazioni, abusi e consumo di suolo. E’ urgente disporre di una normativa quadro omogenea per tutto il Paese. Giovedì, insomma, inizia l’esame di un provvedimento a lungo atteso, in grado di predisporre uguali risposte non solo nella prima fase dell’emergenza, ma anche in quella della ricostruzione e dell’avvio delle normali condizioni di vita”.