Nonantola, Zoboli “Integrazione, un valore per tutti”

Dai Circoli

Sul tema della revisione dell’istituto dei consiglieri stranieri aggiunti il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Nonantola Andrea Zoboli risponde al consigliere Matteo Malaguti di Nonantola nel cuore che ha parlato di “dietrofront” della giunta di centrosinistra. “In realtà – spiega Zoboli – è stato aperto un percorso per individuare uno nuovo strumento partecipativo più adeguato alle esigenze attuali”. Ecco la sua dichiarazione:

«Forse la necessità di presentare qualche risultato ai propri elettori deve aver portato Malaguti a spacciare per trionfale vittoria qualcosa che è ben lungi dall’esserlo. Negli ultimi mesi una Commissione temporanea si è occupata di revisionare il regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale: nel corso di quei lavori, ai quali, per comprensibili ragioni professionali, Malaguti ha partecipato assai raramente, è stato affrontato anche l’articolo riguardante i consiglieri stranieri aggiunti. Sono stati convocati in Commissione esperti sul tema, a partire dall’ex sindaco Valter Reggiani, padre, all’epoca, dell’istituto del consigliere aggiunto: proprio da costoro è giunta la segnalazione dell’opportunità di modificare gli strumenti di coinvolgimento dei cittadini provenienti da altri Paesi, rendendoli adeguati alla situazione attuale. Si consideri, ad esempio, che se vent’anni fa le comunità straniere presenti erano sostanzialmente due, ora sono cinquanta e compongono oltre il dieci per cento della popolazione. Per questo motivo la Commissione ha scelto di intraprendere un percorso di sostituzione del consigliere straniero aggiunto con altro. Il voto avvenuto all’unanimità che Malaguti cita approva un testo che recita: “l’Amministrazione comunale si impegna ad individuare un percorso per addivenire alla definizione di un nuovo istituto partecipativo da parte della popolazione straniera, maggiormente rappresentativo delle diverse etnie presenti sul territorio comunale e maggiormente rispondente all’esigenza di promuovere una effettiva e concreta compartecipazione delle stesse all’attività dell’Amministrazione comunale”. Dunque, insieme a tutti noi Malaguti si è impegnato ad individuare al più presto un più efficace strumento di integrazione, sfortunatamente per i suoi elettori a cui propina sfoghi di salviniana memoria. Per quello che ci riguarda, prendiamo sul serio il tema dell’integrazione, riteniamo che debba essere perseguita con strumenti adeguati ai tempi e costruiti in collaborazione con coloro che dovranno usufruirne: non ci accontentiamo di farne una bandierina, una magnanima concessione ai nostri concittadini stranieri, con cui sistemarci la coscienza. Come dichiarato nel Consiglio comunale del 27 novembre, riteniamo che i tempi siano maturi per la concessione del diritto di voto, quantomeno amministrativo, a concittadini che come noi pagano le tasse, portano i figli a scuola, rispettano i stessi nostri doveri. In attesa che questo grave vuoto legislativo sia colmato, ci daremo da fare, forti di esperienze virtuose come il Centro Intercultura, affinché l’Amministrazione, il volontariato, le associazioni di categoria, i sindacati e la cittadinanza tutta siano partecipi di questo rinnovato impegno all’integrazione. Vedremo se al nostro fianco ci sarà il Malaguti che scrive sui giornali o quello decisamente più collaborativo che vediamo, talvolta, in Consiglio».