“Mi auguro si possano determinare le condizioni per ricostruire un dialogo fattivo, nella consapevolezza che il lavoro rappresenta la comune priorità”: il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi, alla vigilia dello sciopero indetto da Cgil e Uil, ribadisce che, al di là delle differenti posizioni, il lavoro, il suo rilancio e la sua qualificazione, rimangono l’obiettivo comune che sia il partito che il sindacato perseguono. Ecco la sua dichiarazione:

«Lo scontro sociale sui temi del lavoro non è utile per il Paese, per i lavoratori, per le imprese. Per questo, quanto maggiore è la distanza tra le diverse posizioni in campo, tanto più consistente deve essere lo sforzo per mantenere aperti i canali di dialogo e di confronto, com’è avvenuto nei nostri territori. Comunque la si possa pensare sul Jobs act, credo si debba dare atto che il lavoro parlamentare, messo in campo soprattutto dal Partito democratico, ha prodotto un significativo miglioramento del testo di partenza. In particolare, l’estensione delle tutele per chi perde il lavoro, l’incremento dei fondi per gli ammortizzatori sociali, previsto nella Legge di stabilità, l’introduzione del contratto di lavoro a tutele crescenti, rappresentano passi in avanti oggettivi rispetto alla situazione attuale. Adesso, a partire dalla stesura dei decreti delegati è necessario che Governo e parti sociali possano ritrovare le ragioni di un confronto di merito, rispettoso delle differenze di opinione, ma capace di produrre una sintesi efficace per la collettività, per dare risposte a chi non ha lavoro, per ricostruire un clima di fiducia nel futuro. Per questo, pur non condividendo la decisione di proclamare lo sciopero generale assunta da Cgil e Uil, credo vada rispettata la scelta di queste organizzazioni sindacali: in ogni caso, mi auguro si possano determinare le condizioni per ricostruire un dialogo fattivo, nella consapevolezza che il lavoro rappresenta la comune priorità».