L.stabilità, Patriarca “I fondi per il servizio civile sono inadeguati”

Dai parlamentari

Il parlamentare modenese del Pd Edoardo Patriarca si fa portavoce della forte delusione del mondo del volontariato e dell’associazionismo per la bocciatura, da parte della Commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento sul finanziamento del servizio civile, presentato dallo stesso Patriarca. Al posto dei 200 milioni di euro necessari, ne saranno stanziati solo 65. “Le scarse risorse, è vero, sono un dato di fatto – commenta Edoardo Patriarca – ma con uno stanziamento come quello previsto dalla Legge di stabilità sarà impossibile sostenere la leva civica già dal prossimo anno”.

La Commissione Bilancio della Camera ha bocciato, per mancanza di copertura economica, l’emendamento sul finanziamento del servizio civile presentato dal deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato. Con l’emendamento si chiedeva che fossero stanziati 200 milioni per il servizio civile nazionale, mentre la Legge di stabilità ne prevede non più di 65, una cifra insufficiente per far decollare il nuovo Servizio civile e inferiore di ben 40 milioni rispetto a quanto stanziato nel 2014. “Occorre che il Governo trovi le risorse necessarie – spiega l’on. Patriarca – perché i soldi destinati al servizio civile non rappresentano solo un costo, non sono denaro sprecato, si tratta piuttosto di un investimento sui giovani e quindi sul futuro del nostro Paese”. Secondo i calcoli della Cnsec, la Conferenza nazionale enti per il servizio civile, in questo modo salterebbero ben 1.800 posti nella programmazione degli avvii al servizio civile nel 2015, con gravi conseguenze non solo per i progetti futuri dei giovani che si erano iscritti, ma anche per quelli delle organizzazioni che li avevano depositati. “Le scarse risorse, è vero, sono un dato di fatto – commenta Edoardo Patriarca – ma con uno stanziamento come quello previsto dalla Legge di stabilità sarà impossibile sostenere la leva civica già dal prossimo anno. E’ necessario dare forma e corpo al servizio civile: i ragazzi e le ragazze che scelgono questa esperienza di vita saranno l’Italia di domani. Il Governo aveva promesso loro ben altro. Non tradiamo le loro speranze, non neghiamo loro questa opportunità”.