Stefano Vaccari relatore di maggioranza del ddl Green Economy

Dai parlamentari

Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente di Palazzo Madama, è stato nominato relatore di maggioranza di quello che è conosciuto come il “collegato Ambiente” alla Legge di stabilità del 2014. Il ddl “Green Economy” è stato approvato dalla Camera la scorsa settimana, ed entro Natale si terranno le audizioni in Commissione Ambiente al Senato di alcuni degli stakeholders interessati, poi verrà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al testo. “Il ddl – conferma il sen. Vaccari – rappresenta un pacchetto di riforme necessarie e indispensabili per ricostruire il nostro territorio e un’economia sostenibile”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“Questo provvedimento pone l’ambiente come perno dello sviluppo futuro dell’Italia. Il ddl, insieme alla riforma delle agenzie ambientali, all’introduzione dei reati ambientali nel codice penale e alla riforma della legge sui parchi (che in Senato puntiamo a portare in Aula in sequenza entro febbraio), rappresenta un pacchetto di riforme necessarie e indispensabili per ricostruire il nostro territorio e un’economia sostenibile. Si tratta di un ddl importante, con il quale si è messo ordine, ad esempio, in un settore abusato come quello dei rifiuti, da sempre schiacciato tra politiche incoerenti, illegalità e corruzione, troppo spesso considerato più un fastidioso vincolo che una risorsa. Se, infatti da un lato è necessario procedere, come ci chiede il Governo, a semplificare i percorsi amministrativi per il sistema imprenditoriale, dall’altro è fondamentale, attraverso questi atti legislativi, costruire il quadro all’interno del quale possano svilupparsi e proliferare le imprese di qualità, che fanno del rispetto dell’ambiente e dell’innovazione i loro punti di forza. Con leggi efficaci dobbiamo mettere definitivamente al margine quell’imprenditoria malsana, protagonista principale dei fenomeni corruttivi che, dal 2006 al 2012, hanno prodotto una perdita di oltre 16 miliardi di euro di investimenti nel nostro Paese. Tra le numerose misure significative contenute nel “collegato Ambiente”, ricordo, oltre a quelle sulla gestione dei rifiuti, anche quelle sulla mobilita sostenibile e le energie rinnovabili, le disposizioni per garantire l’accesso universale all’acqua e le modifiche alle norme vigenti in materia di Autorita di bacino, che colgono molti indirizzi politici contenuti nelle recenti comunicazioni al Parlamento europeo da parte della Commissione europea”.