Mafie, sen.Vaccari “A inizio 2015 l’Antimafia tra Modena e Reggio”

Dai parlamentari, slider

Da Madrid, dove si trova in rappresentanza dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il Popolo Saharawi, il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione parlamentare Antimafia, manda un messaggio di buon lavoro a tutti coloro che sono impegnati nella due giorni sulla legalità organizzata a Nonantola (dove sono presenti il procuratore nazionale antimafia Roberti e Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco “pescatore” ucciso dalla camorra) e a tutti coloro che stanno lavorando per la riuscita del processo “Black monkey” in Tribunale a Bologna dove, proprio oggi, è stato chiamato a testimoniare il giornalista Giovanni Tizian. “La Commissione Antimafia – conferma Stefano Vaccari – continua nel suo lavoro sui territori. A novembre sarà di nuovo a Milano per un aggiornamento sui cantieri per Expo2015 e, all’inizio del prossimo anno, ha in programma una missione tra Modena e Reggio Emilia per meglio approfondire la conoscenza sul radicamento di ‘ndrangheta e camorra in queste zone”. Ecco la sua dichiarazione:

«Le mafie al nord non hanno necessità di sparare, o di girare con la coppola in testa e la lupara. Loro comprano e corrompono. Comprano i migliori professionisti disponibili su piazza, comprano imprese e soci insospettabili, comprano titoli, master e qualifiche. Corrompono pubblici funzionari e politici negli Enti locali, entrano nelle gare d’appalto sotto nomi “puliti” di copertura, usano le “cooperative spurie”, gestiscono transazioni finanziarie, tramite il gioco d’azzardo legale gestiscono quello illegale per riciclare il danaro proveniente dalle attività illecite. Per combattere un nemico così abile e resiliente, occorre conoscerlo bene. L’iniziativa di Nonantola come altre iniziative contribuisce in modo fattivo alla costruzione di una cultura della legalità dal basso, che lascia da parte le semplificazioni o la retorica. La Commissione Antimafia, su mia richiesta specifica fin dal suo insediamento, ha fatto tappa nei mesi scorsi a Bologna per audire prefetti, DDA e forze dell’ordine impegnate nel contrasto alla criminalità in questa regione. All’inizio del prossimo anno sarà programmata un’altra missione tra Modena e Reggio Emilia per meglio approfondire la conoscenza sul radicamento di ‘ndrangheta e camorra in questi territori. Così come torneremo il 24 novembre prossimo a Milano per un aggiornamento su quanto sta accadendo attorno ai lavori per Expo2015. In altre parole, se non si ha e non si promuove una diagnosi seria, non si può adottare nessuna cura realmente efficace! Per questo è indispensabile promuovere una corretta informazione (e penso al gravoso impegno personale dei giornalisti, come Giovanni Tizian, che anche a rischio della propria incolumità continuano nel loro lavoro di denuncia), così come un’azione culturale profonda a partire dalle nuove generazioni. Solo una comunità che ha costruito solidi anticorpi contro l’illegalità può pensare di combattere con successo i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata».