Modena, Carpentieri e Fasano “Per il Sert, risposte concrete”

Modena

«Oltre all’identificazione del luogo, nel documento illustrato oggi in Consiglio vengono definiti i tempi di progettazione e realizzazione dell’opera, facendo di questo protocollo d’intesa un chiaro impegno da parte di Amministrazione comunale e Azienda Usl. Ora sarà altrettanto importante porre attenzione al territorio in cui verrà collocato il Centro, informando i cittadini e prevedendo a regime i necessari controlli» Così i consiglieri comunali modenesi del Pd Antonio Carpentieri e Tommaso Fasano commentano la soluzione illustrata oggi dall’Amministrazione Comunale sulla nuova destinazione del Centro dipendenze patologiche. Ecco la loro dichiarazione:

“Esprimiamo soddisfazione per l’avvio del percorso che porterà allo spostamento del Centro dipendenze patologiche dall’attuale sede di via Sgarzeria. Questo spostamento, più volte annunciato in passato, trova con il protocollo d’intesa illustrato oggi in Consiglio, un chiaro impegno da parte di Amministrazione comunale e Azienda Usl di Modena. Oltre all’identificazione del luogo, un fabbricato di proprietà del Comune in via Nonantolana, nel documento vengono infatti definiti i tempi di progettazione dell’opera e quelli della successiva realizzazione, con un percorso che dovrebbe portare al definitivo trasferimento del Servizio in un periodo di due anni. Come emerso dalla discussione in Commissione Servizi, uno degli elementi presi in considerazione per la scelta della nuova ubicazione di questo delicato servizio è stato anche quello di individuare una struttura che potesse garantire la necessaria privacy ai soggetti che si rivolgono al Centro dipendenze, presupposto fondamentale spesso per indurre chi ne ha bisogno a chiedere aiuto, rafforzando anche il coinvolgimento nel percorso terapeutico. Al contempo va sottolineata l’importanza di porre attenzione al territorio in cui sarà collocato il Centro. In particolare occorrerà sin da subito informare e coinvolgere chi abita e lavora in quella zona e prevedere a regime i controlli necessari. Ciò permetterà di costruire un corretto rapporto di collaborazione fra il territorio e la struttura. Senza peraltro dimenticare gli operatori del Sert, vero cuore di questo servizio, che hanno garantito la loro disponibilità a trasferirsi dall’attuale sede. Resta tuttavia prioritario accompagnare l’importante lavoro di recupero del Centro dipendenze con opportune politiche di prevenzione: il campo delle dipendenze patologiche necessità di un continuo monitoraggio del fenomeno per individuare tempestivamente la diffusione di comportamenti patologici in termini sia di uso di sostanze che dei nuovi fenomeni di ‘dipendenza senza sostanza’ come ad esempio quello della dipendenza da gioco d’azzardo, che possono avere conseguenze altrettanto gravi per chi ne cade preda e per le loro famiglie.”

(Fonte fotografia: ilrestodelcarlino.it)