Elezioni regionali, Enrico Campedelli “Occhio alla spesa!”

Elezioni regionali

Partendo dalla fotografia dello stato economico-finanziario dell’attuale Regione, Enrico Campedelli, candidato Pd al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di dare corpo ed efficacia a un indispensabile pacchetto anti-crisi, avanza alcune proposte per riqualificare la spesa pubblica. Ecco la sua dichiarazione:

«Il Bilancio di previsione 2014 e il Documento di politica economica e finanziaria 2014-2015 fotografano lo stato attuale della Regione Emilia-Romagna e vedono ammontare a 12.681,61 milioni di euro le spese totali a fronte di entrate totali stimate pari a 12.681,61 milioni di euro (valore comprensivo dell’avanzo netto di amministrazione pari a 412,12 milioni di euro) per il 2014. Nei prossimi cinque anni sarà necessario predisporre un vero e proprio pacchetto anti-crisi avendo una disponibilità pari a 540,04 milioni di euro ottenibili esclusivamente con una operazione di riqualificazione della spesa pubblica, senza ricorrere né a nuove imposte, né ad alcuna forma di finanziamento. In questo scenario innovare la spesa pubblica significa muoversi su due assi principali. Il primo asse riguarda la riduzione dell’1% annuo della spesa corrente (che oggi è pari al 79,88% delle spese totali); ciò si traduce in una disponibilità pari a 506,46 milioni di euro per i prossimi 5 anni attraverso l’introduzione di politiche di risparmio energetico. Il secondo asse introduce la riduzione dell’1% annuo degli oneri vari non ripartibili, stimati, per il 2014, a 671,77 milioni di euro; ciò si traduce in una disponibilità pari a 33,58 milioni di euro per i prossimi 5 anni. Questi due interventi consentirebbero una disponibilità per i prossimi 5 anni pari a 540,04 milioni di euro utili a realizzare interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese. Ciò ci consentirebbe di attenuare gli effetti negativi della crisi creando le condizioni affinché le strutture produttive della Regione possano resistere, riorganizzarsi ed essere pronte a cogliere i primi segnali di ripresa».