Ospedale Castelfranco, Casagrande “Bene il progetto dell’Ausl”

Dai Circoli

“Una scelta innovativa, in linea con i dettami della medicina internazionale. Continuare a volere l’ospedale di vent’anni fa espone al rischio reale di vederlo svuotato e chiuso molto in fretta”: il segretario del Pd di Castelfranco Emilia Andrea Casagrande interviene nel dibattito accesosi attorno alla sanità locale e sostiene il progetto presentato dall’Ausl sul futuro dell’ospedale di Castelfranco Emilia. Ecco la sua dichiarazione:

«Il progetto presentato dall’Ausl, su richiesta della Amministrazione, risponde alla necessità di intervenire per ammodernare la parte “muraria” del nostro complesso sanitario e soprattutto alla esigenza di aumentare i servizi per i cittadini. La possibilità di vedere investiti oggi oltre 7 milioni di euro è per noi una grande occasione, dopo anni di dibattiti accesi. La scelta della Ausl, condivisa dalla Conferenza Socio Sanitaria territoriale, di investire su progetti di medicina innovativa, quali quelli contenuti in un ospedale di comunità, in una casa della salute e in un hospice, è una scelta corretta e che guarda al futuro, in linea con i dettami di medicina internazionali, nazionali ed europei. Continuare a volere l’ospedale di vent’anni fa, espone al rischio reale di vederlo svuotato e chiuso molto in fretta. Fare invece una nuova progettazione, permette di aprire una fase nuova e costruttiva, che si aspettava da anni. Bene inoltre il percorso di partecipazione promosso dalla Amministrazione comunale e dalla Ausl per spiegare come il progetto è stato costruito e come verrà sviluppato nei prossimi tre anni, per permettere a tutti di comprendere realmente come stanno le cose e non prestare al fianco ad inutili demagogie. Purtroppo dobbiamo registrare che continua la anacronistica e fuorviante campagna di disinformazione da parte di forze politiche che evidentemente pensano di sfruttare la sensibilità di ogni cittadino sul delicatissimo tema della salute, facendo credere che a Castelfranco si chiude tutto, quando invece succederà l’opposto: avremo più servizi e più prestazioni a servizio dei nostri cittadini e di quelli del distretto. Rispondere ai bisogni reali dei cittadini per noi significa comprendere che se viviamo di più, lo facciamo per l’aumento della qualità della vita, questo, però’, comporta un oggettivo aumento delle patologie croniche. Bene quindi rispondere a questi bisogni, aumentando tutte le prestazioni di diagnostica e specialistica, di chirurgia ambulatoriale e di prestazioni sanitarie dedicate al riacutizzarsi di malattie croniche. Anche nei servizi pubblici, solo i sistemi che sanno costantemente innovarsi potranno rispondere ai reali fabbisogni della cittadinanza. Sono convinto che quanto si realizzerà a Castelfranco diventerà un buon progetto pilota per tutto il livello provinciale e soprattutto che i nostri cittadini potranno trovare “vicino a casa” la risposta a tanti problemi sanitari che prima li vedevano peregrinare anche in luoghi lontani dal nostro Comune».