Sant’Agostino, Guadagnini “Un progetto per la città del futuro”

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“La cultura è un volano di libertà e sviluppo”: hanno scritto l’allora candidato sindaco Muzzarelli e la coalizione di centrosinistra che lo ha sostenuto nel programma per la città che ha raccolto la maggioranza dei consensi dei modenesi. E la realizzazione del progetto del Sant’Agostino, firmato da Gae Aulenti, non solo si colloca in questo ambito, ma ne rappresenta uno dei cardini fondamentali”: la responsabile Cultura della segreteria cittadina del Pd Irene Guadagnini interviene nel dibattito sul progetto di recupero dell’ex ospedale cittadino. Ecco la sua dichiarazione:

«Il dibattito in corso sul progetto di recupero e di riqualificazione del Sant’Agostino ha evidenziato l’esistenza di opinioni differenziate e contraddittorie anche tra chi si dichiara contrario alla sua realizzazione. Schematizzando, da un lato c’è chi sostiene che si tratterebbe di un progetto che sottrae risorse che potrebbero essere impiegate altrimenti (come dire “Con la cultura non si mangia”) stante le difficoltà del bilancio comunale, dall’altro c’è chi imbocca la strada dei ricorsi amministrativi, sostenendo l’illegittimità del progetto e paventando rischi per la conservazione del patrimonio librario. Fatte le debite proporzioni e al netto delle specificità del caso, si tratta delle stesse obiezioni che hanno accompagnato i progetti che, nel corso degli ultimi decenni, hanno riguardato possibili interventi sul centro storico, a partire da Porta Gehry per finire alle piazze di Botta. Lo stesso Mef, a posteriori, è stato ed è oggetto di polemiche, relative soprattutto alla presunta scarsa attrattività del Museo. Ogni qualvolta si è profilata la possibilità di produrre una progettualità innovativa e contemporanea, sono scattati questi meccanismi, apparentemente divergenti, ma capaci, in realtà, di produrre il medesimo risultato: la paralisi. Forse sarebbe il caso di smetterla con i pregiudizi e cominciare a valutare i fatti, dando tempo ai medesimi fatti di poter parlare. Prendiamo il Mef, ad esempio: un Museo, va sottolineato, di nuova istituzione, che nel  2013 ha fatto registrare 80000 visitatori di cui 70000 paganti e che nel 2014, in rete con Maranello, pur in assenza di dati ufficiali, segnala un sensibile aumento di visitatori. Si tratta di dati incoraggianti che, se confermati, non potranno che accrescere l’appeal della nostra città nel contesto internazionale. Il programma del sindaco e della coalizione del centrosinistra assume la promozione della cultura come elemento primario per “collocare Modena nel circuito delle idee, delle invenzioni e delle innovazioni, promuovere la città, creare lavoro e generare turismo. La cultura è un volano di libertà e sviluppo”. La realizzazione del progetto del S. Agostino firmato, ricordiamolo, da un architetto di fama mondiale come Gae Aulenti, recentemente scomparsa, si colloca pienamente in questo ambito, ne rappresenta, anzi uno dei cardini fondamentali. Infatti, il trasferimento delle Biblioteche Estense e Poletti, del Centro linguistico e per l’internazionalizzazione dell’Università, della Fondazione Fotografia, la riprogettazione e la riorganizzazione delle collezioni e giacimenti culturali degli Istituti presenti all’interno del Palazzo dei Musei, per una loro migliore, più ampia fruibilità e piena valorizzazione, consentiranno di dar vita a quel Polo della Cultura che, riteniamo, rappresenterà un elemento di forte valorizzazione del centro storico e dell’intera città»