Terzo settore, Patriarca “Primo passo concreto verso la riforma”

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Il riordino e l’armonizzazione della disciplina tributaria con l’introduzione di un regime di tassazione agevolato, ma anche la riforma strutturale dell’istituto del 5 per mille, semplificandone e accelerandone le procedure di erogazione, con al contempo però l’introduzione di più stringenti regole in materia di trasparenza e rendicontazione, l’istituzione del servizio civile universale e la revisione della disciplina in materia di impresa sociale. Sono questi alcuni delle novità contenute nel disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore presentate questa mattina dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Un passaggio importante, che conclude l’iter avviato nei mesi scorsi con la pubblicazione delle linee guida, per avviare una riforma che aiuti il Terzo settore ad agire con ancora più efficacia nella promozione del bene comune.» Esprime soddisfazione il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato e componente della Commissione Affari sociali della Camera, tra coloro i quali hanno dato un contributo fattivo alla stesura delle linee guida della riforma presentata oggi.

Illustrati stamani dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti i contenuti del disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. “Un passaggio importante che conclude l’iter avviato dal Governo con la pubblicazione nei mesi scorsi delle linee guida – commenta con soddisfazione il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato e componente della Commissione Affari sociali della Camera, tra coloro i quali hanno dato un contributo fattivo alla stesura delle linee guida della riforma – linee guida che hanno visto una partecipazione attiva e assai diffusa di tutte le organizzazioni no profit del nostro paese. La legge delega presentata questa mattina riprende i punti essenziali e prioritari definiti all’inizio di questo percorso per avviare una riforma che aiuti il Terzo Settore ad agire con ancora più efficacia nella promozione del bene comune: dal welfare al turismo sociale, dal microcredito alla tutela dei beni ambientali, dall’animazione culturale all’educazione non formale, dal contrasto alle povertà all’imprenditoria sociale, soprattutto giovanile.” I punti essenziali del ddl delegano il Governo ad introdurre misure che favoriscano la partecipazione attiva e responsabile delle persone, valorizzando il potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dagli enti del Terzo settore, anche attraverso il riordino e l’armonizzazione di incentivi e strumenti di sostegno di carattere fiscale. Inoltre, il ddl contiene norme per l’introduzione del servizio civile universale e per il sostegno dello sviluppo delle imprese sociali.

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