Vignola, “L’opportunità politica di un incarico a Chiara Smeraldi”

Dai Circoli

“Si tratta di una questione politica: è opportuno, e corretto, che il padre sindaco conferisca un incarico alla consigliera figlia?”: il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Vignola Giancarlo Gasparini commenta con queste parole la decisione del sindaco Mauro Smeraldi di conferire un incarico di studio e ricerca in materia di istruzione e gemellaggi alla figlia Chiara che siede in Consiglio comunale.

“Non si tratta di entrare nel merito delle questioni di legittimità o meno del decreto firmato dal sindaco Mauro Smeraldi, né di esprimere un giudizio sulla professionalità e competenza del consigliere Chiara Smeraldi. Si tratta di una questione politica: è opportuno, e corretto, che il padre sindaco conferisca un incarico alla consigliera figlia?”. Sono queste le parole del capogruppo Pd in Consiglio comunale di Vignola Giancarlo Gasparini a commento della seduta di ieri sera, in cui il presidente del Consiglio ha comunicato la scelta operata dal primo cittadino di conferire incarichi di studio e ricerca ai consiglieri Claudia Grandi – in materia di volontariato – e Chiara Smeraldi – in materia di istruzione e gemellaggi. “La nostra stima personale nei confronti di Chiara Smeraldi è intatta – prosegue Gasparini – e non dubitiamo che abbia le capacità per portare a termine il compito affidatole, ma critichiamo la scelta fatta per una ragione di opportunità politica. Come Partito democratico contestiamo il fatto che la figlia del sindaco abbia ricevuto un incarico specifico direttamente dal padre. Pur essendo un provvedimento perfettamente conforme alla legge, non si può certo negare che ora Chiara Smeraldi sia in una posizione particolare: un po’ meno di un assessore, un po’ più di un consigliere. Tutto questo mentre approviamo, nella stessa seduta, una delibera che contiene indirizzi e criteri estremamente stringenti per le nomine del sindaco negli enti partecipati dal Comune (per esempio il divieto di nominare parenti fino al quarto grado). Si tratta di atti differenti, è vero: ma le due cose non sembrano stridere tra di loro?”. “Prendiamo atto – conclude Gasparini – che nessuno dei consiglieri di maggioranza è stato in grado di rispondere al punto politico sollevato dal Pd, nascondendosi dietro questioni tecniche e di legittimità, e che il sindaco si è assunto, al termine degli interventi, tutta la responsabilità politica della decisione. In ogni caso, chiediamo che siano esplicitati i contenuti dei progetti di ricerca/studio affidati alle due consigliere incaricate Smeraldi e Grandi, e con essi anche gli obiettivi da raggiungere con chiara indicazione dei tempi e degli step di realizzazione. Solo così noi e i cittadini saremo in grado di comprendere e valutare in modo trasparente”.