Saharawi, sen. Vaccari “L’Italia si schieri per i diritti e per la pace”

Dai parlamentari

Il Senato ha approvato, con un voto trasversale ed unanime, la mozione che chiede al Governo di adoperarsi per rilanciare la ricerca di una soluzione diplomatica rispettosa del diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi. Primo firmatario della mozione è il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, coordinatore dell’intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi. Il Governo, come ha confermato in Aula il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, ha fatto propri gli impegni elencati nella mozione.

Superare lo stallo del negoziato internazionale e rilanciare la ricerca di una soluzione del conflitto con il Marocco affinché il popolo Saharawi possa tornare ad avere una propria terra, un proprio Stato autonomo. E’ quanto chiede la mozione discussa e approvata oggi in Aula a Palazzo Madama, primo firmatario il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, coordinatore dell’intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi. Gli impegni elencati nel testo della mozione sono stati fatti propri dal Governo come ha confermato il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli. Il senatore Vaccari, dopo aver ricordato la decennale storia della lotta per l’indipendenza del popolo Saharawi, ha ribadito che, proprio nel mese di aprile, ci sono scadenze importanti. Siamo alla vigilia di una nuova riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che dovrà rinnovare il mandato della missione internazionale Minurso: con la mozione approvata oggi al Senato, il Governo italiano si è impegnato a chiedere che i suoi compiti vengano integrati includendo anche quello del monitoraggio sul rispetto dei diritti umani. “Con questa mozione – spiega il senatore Vaccari, la profondità del cui lavoro è stata apprezzata da tutti i gruppi presenti in Aula – si è voluto impegnare il Governo a sostenere ogni utile azione in ambito europeo, nonché i buoni rapporti con tutti i protagonisti in questione, per rilanciare la ricerca di una soluzione del conflitto, che sia rispettosa del diritto all’autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale, favorendo il superamento dello stallo in cui verte il negoziato internazionale”. Tra gli impegni per l’Esecutivo ci sono, poi, quello di chiedere alle autorità marocchine garanzie per la tutela dei diritti dei detenuti saharawi e, più in generale, il rispetto dei diritti di espressione, associazione e movimento per i saharawi. “E’, inoltre, necessario rilanciare – ha confermato lo stesso Vaccari nella presentazione della mozione – in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie, ogni iniziativa utile sul piano diplomatico, volta a favorire l’effettivo riconoscimento della libertà di accesso e di circolazione in Sahara occidentale di osservatori internazionali indipendenti, della stampa e delle organizzazioni umanitarie. Come è necessario stanziare fondi destinati agli aiuti umanitari per la popolazione sahrawi rifugiata nei campi di Tindouf in Algeria”. Infine, con la mozione, si impegna il Governo a collaborare attivamente con la rappresentanza in Italia del Fronte Polisario, movimento di liberazione riconosciuto dall’ONU come rappresentante legittimo del popolo saharawi e come interlocutore ufficiale nel negoziato sul Sahara occidentale.

(fonte fotografia: rumoridalmediterraneo.blogspot.it)