Direzione, Lucia Bursi “Un’Europa delle comunità e dei cittadini”

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Voltiamo la pagina dell’Europa dell’austerità e diamo vita a un’Europa che sia davvero delle comunità e dei cittadini: è questo l’invito uscito dalla Direzione provinciale del Pd. Il Pd modenese esprime grande apprezzamento per la candidatura di Martin Schultz alla guida del Governo europeo, per la scelta di presentare capolista del collegio di Nord Est Paolo De Castro, ma soprattutto valuta positivamente l’ipotesi di inserire nelle liste per le europee la deputata modenese Cécile Kyenge: “Cécile Kyenge al Ministero dell’Integrazione – si legge in un ordine del giorno votato all’unanimità ha avuto modo di iniziare un percorso sulla difesa e l’ampliamento dei diritti che su scala europea può trovare coronamento e spazio politico”.

Le elezioni europee sono state al centro della riunione della Direzione provinciale del Pd modenese di lunedì 24 marzo: “Il 25 maggio – ha spiegato Lucia Bursi, segretario provinciale Pd – decideremo quale Europa vogliamo. Il Pd vuole un’Europa dei diritti, dello sviluppo, della crescita e della coesione. Un’Europa che sia davvero delle comunità e dei cittadini”. Le politiche europee rigoriste – e le amministrative francesi hanno lanciato un segnale forte in questa direzione – raccolgono un consenso sempre più calante. “La soluzione, però, non è nell’essere antieuropeisti – ha continuato Lucia Bursi – ma più semplicemente nell’essere protagonisti di un’Europa capace di generare scelte diverse. In queste elezioni dovremo sfidare non tanto partiti e movimenti, quanto le idee e i pregiudizi dai quali questi soggetti politici prendono linfa: l’antieuropeismo, la sfiducia nelle istituzioni, il mondo della conservazione. Il Pd ha programmi e contenuti di valore – ha concluso Lucia Bursi – ed è in grado di vincere la sfida delle idee e dei contenuti. Dobbiamo essere in grado di vincere anche la sfida delle competenze, proponendo candidature forti, riconoscibili, in grado di incarnare i valori nei quali crediamo”. In proposito la Direzione provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiede di voltare la pagina dell’Europa dell’austerità e di rilanciare con forza il progetto degli Stati Uniti d’Europa. “Per la prima volta sarà possibile, attraverso la votazione al Parlamento europeo, scegliere il prossimo presidente della Commissione europea – si legge nel documento – Il Pd di Modena esprime condivisione e grande apprezzamento per la candidatura di Martin Schultz alla guida del Governo europeo”. L’Emilia Romagna fa parte del Collegio Nord-Est insieme a Veneto, Friuli e Trentino. Le liste, quindi, dovranno essere composte tenendo conto di una regia sovra-regionale, ma il Pd modenese ha detto la sua sulle candidature. Apprezzamento è stato espresso per la scelta di presentare Paolo De Castro quale capolista per il nostro Collegio, mentre prezioso viene definito il lavoro svolto in questi anni dagli europarlamentari Salvatore Caronna e Vittorio Prodi. Ma la vera novità per i modenesi sarebbe la candidatura di Cécile Kyenge: “La Direzione provinciale –conclude l’ordine del giorno – di fronte all’opportunità dell’inserimento nelle liste per le europee dell’onorevole Cécile Kyenge, valuta positivamente la candidatura sottolineando che sulle tematiche della cittadinanza, dell’integrazione, delle politiche europee per l’accoglienza il deputato modenese può portare al lavoro del Pd un importante valore aggiunto in termini di competenze e contenuti. Cécile Kyenge ministro per l’Integrazione ha avuto modo di iniziare un percorso sulla difesa e l’ampliamento dei diritti che su scala europea può trovare coronamento e spazio politico”. La Direzione provinciale del Pd ha anche votato all’unanimità un ordine del giorno sulla rappresentanza femminile paritaria nella legge elettorale presentato dalla Conferenza delle democratiche modenesi. Nel documento si chiede “che venga superato nel voto del Senato quanto accaduto alla Camera dei deputati lunedì 10 marzo 2014 con l’affossamento a voto segreto della parità di genere nella nuova legge elettorale” e “che il Pd metta in campo ogni azione possibile affinché la legge elettorale possa essere modificata in Senato a favore della parità di genere e del raggiungimento di una sostanziale democrazia paritaria nell’accesso alle cariche elettive”