Bilancio Comune, Trande “Ottimisti per il futuro della nostra città”

Modena

La certificazioni delle grandi difficoltà attuali, ma, nel contempo, la conferma che l’Amministrazione non arretrerà sul mantenimento di quel modello di welfare che ha contribuito a costruire le fondamenta della nostra comunità: è quanto ribadito dal capogruppo Pd in Consiglio comunale Paolo Trande nel suo intervento durante il dibattito sul bilancio preventivo 2014-2016 del Comune di Modena.

“Nonostante le difficoltà dovute alla crisi economica, ai tagli agli Enti locali e la zavorra del Patto di stabilità che imbalsama anche i Comuni virtuosi, la città di Modena continuerà a lavorare per il “Bene comune” e non rinuncerà al nostro modello di welfare di comunità e quindi continueremo a impiegare la grande parte delle nostre risorse per produrre salute, benessere, istruzione, cultura, sport di base”: è un messaggio di determinato ottimismo, nonostante le oggettive difficoltà in cui si dibattono gli Enti locali, quello che il capogruppo Pd in Consiglio comunale Paolo Trande ha portato, in Aula, intervenendo nel dibattito sul bilancio preventivo 2014-2016 del Comune di Modena. Gli ultimi cinque anni sono stati contrassegnati da tagli ai trasferimenti, dalla necessità di continue razionalizzazioni, blocco del turn-over del personale, incertezze normative e sulle entrate per i Comuni: “Siamo partiti nel 2009 con il bilancio comunale che dipendeva dai trasferimenti dello Stato per il 30% – ha esemplificato Trande – e siamo arrivati a quello di oggi in cui la dipendenza è sotto il 10%, da 31 milioni a 6 milioni di euro”. E nonostante le grandi difficoltà non è vero, come sta invece sostenendo Forza Italia con la sua campagna di comunicazione, che le entrate tributarie, in dieci anni, siano aumentate del 32%: “Quelle cifre sono false – ha ribadito il capogruppo Pd – perché costruite con un metodo tecnicamente sbagliato. Hanno confrontato “pere con patate”. Le entrate tributarie sono invece aumentate dell’8,8%, all’incirca la metà dell’inflazione di questo decennio”. Il grande nemico oggi è la crisi economica, che si traduce in mancanza di lavoro, soprattutto lavoro di qualità. “Questa città – ha auspicato Paolo Trande – deve tornare a crescere, a produrre lavoro per i nostri giovani come ha fatto per decenni. E, proprio ieri, il Governo ha annunciato alcune scelte che, complessivamente, vanno nella giusta direzione. L’Europa, tra l’altro, deve capire che solo così riusciremo a riprendere la via dello sviluppo, del lavoro e della coesione sociale”. Nell’immediato futuro, poi, il ruolo di Modena andrà oltre i confini attuali: il superamento delle Province conferisce al capoluogo una nuova leadership politica territoriale. “Ai modenesi diciamo – ha concluso Paolo Trande – anche in questo bilancio, nonostante le difficoltà, c’è la nostra filosofia di governo della città che non è dissimile, nei principi, dalla filosofia dei nostri amministratori, da Corassori in avanti, che ci ha consentito di essere una grande città. E noi, tra tanti disfattisti e cassandre, siamo orgogliosi e siamo ottimisti per il futuro della nostra città”.