Primarie, Lucia Bursi “Buon risultato, i nostri elettori hanno scelto”

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“Le primarie del 2 marzo nel modenese chiudono con un buon risultato – dice il segretario provinciale Pd Lucia Bursi – Ogni comune, naturalmente, ha avuto, e avrà, una propria peculiare storia locale: i candidati scelti hanno, in maniera evidente, saputo interpretare al meglio le esigenze e le aspettative del proprio territorio. Ora occorre serrare i ranghi in vista della vera competizione: le amministrative del 25 maggio prossimo”. Ecco la dichiarazione di Lucia Bursi:

«24mila votanti, 49 seggi in funzione in tutta la provincia, 7 nuovi candidati sindaco scelti dagli elettori del centrosinistra: le primarie del 2 marzo nel modenese chiudono con un buon risultato. I votanti sono stati all’incirca due terzi di quelli registratisi nelle ultime consultazioni interne del Pd, quelle dell’8 dicembre quando si votò, però, per scegliere il segretario nazionale del partito. Il trend è perfettamente in linea con quanto registrato, la settimana scorsa, nel bolognese, compresa una maggiore affluenza nei comuni più piccoli. Ogni comune, naturalmente, ha avuto, e avrà, una propria peculiare storia locale: i candidati scelti hanno, in maniera evidente, saputo interpretare al meglio le esigenze e le aspettative del proprio territorio. Ora occorre serrare i ranghi in vista della vera competizione: le amministrative del 25 maggio prossimo. Bisogna stringere sulla coalizione di centrosinistra laddove la consultazione è stata interna al solo Partito democratico. E’ necessario continuare a parlare con le persone, con i territori per rifinire ulteriormente un programma che sappia rispondere al meglio alle richieste che ci arrivano dalle singole comunità. Quanto alle polemiche legate alle presunte anomalie del voto degli stranieri al seggio 2 di Modena, il comitato dei garanti ha già dato la propria risposta all’esposto di uno dei candidati. Posso ribadire, per quanto mi riguarda, che il risultato di quel seggio non ha inciso in maniera determinante su quello complessivo e proprio le code formatesi, peraltro per ragioni organizzative, dimostrano come il nostro partito sia l’unico che sta dando voce a queste nuove componenti della nostra comunità».