Primarie, Lucia Bursi “Lavorare per dare forza al programma”

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Soddisfazione per la grande partecipazione dei primi incontri con i candidati sindaco, organizzati dal Pd. I temi sollevati dai partecipanti sono gli stessi che sono stati approfonditi nel documento “Modena futuro comune”: in primis il lavoro, il futuro ruolo della città, l’attenzione al territorio, il mantenimento dei servizi di welfare. “Dopo il 2 marzo – conferma il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi – dovremo lavorare tutti insieme mettendo competenze e capacità al servizio del rafforzamento del programma”. Ecco la dichiarazione di Lucia Bursi:

«I primi “faccia a faccia” tra i candidati sindaco del Pd in vista delle primarie del 2 marzo sono stati particolarmente partecipati. Sono incontri, aperti alle domande dei presenti, che, in maniera evidente, soddisfano un bisogno di approfondimento e di conoscenza da parte dei cittadini. Le domande che sono state poste spaziano su tutti i temi più sentiti dai modenesi: soprattutto il lavoro, la sicurezza, la tutela dell’ambiente sono stati, a più riprese, citati negli interventi. Anche l’unità interna al partito è stata sottolineata e, infatti, tutti i candidati hanno ribadito di aver sottoscritto con convinzione il patto che li lega a sostenere lealmente il candidato più votato. Dopo il 2 marzo dovremo lavorare tutti insieme mettendo competenze e capacità al servizio del rafforzamento del programma. Un programma che deve svilupparsi partendo dalla idee espresse dalla candidata o dal candidato scelto dai cittadini, dall’importante lavoro condotto con “Modena Futuro Comune” e da portare al confronto con le altre forze del centrosinistra. Già le linee di indirizzo del documento “Modena futuro comune” avevano infatti individuato come discriminanti gli stessi temi sollevati nel corso dei “faccia a faccia”: il nuovo ruolo della città e della sua governance dopo le riforme istituzionali; un rilancio dell’economia e dell’occupazione che faccia perno su sviluppo e innovazione; l’attenzione ai territori declinata nei suoi diversi aspetti ovvero sicurezza, manutenzione, consumo del suolo a saldo zero; il welfare e il mantenimento dei servizi. Il progetto del Pd disegna la Modena del futuro come una città che produce valore, attraverso una robusta e multisettoriale attività manifatturiera, una pubblica amministrazione efficiente, una forte coesione sociale fatta di culture che si riconoscono, di grande passione civile e di una multiforme e concreta partecipazione. L’obiettivo è quello di realizzare una smart city in una smart area, per accrescere l’efficienza energetica del sistema, ridurre i costi pubblici e privati e gli impatti ambientali, aumentare la sicurezza e quindi gli elementi di competitività. Per farlo è necessario completare gli interventi per reti intelligenti, a partire da quella telematica (wifi e banda larga). Una città aperta e inclusiva è anche una città sicura, intransigente nella difesa della legalità come fatto culturale. Su queste linee programmatiche e sulle altre che si stanno mettendo a punto andremo al confronto e al dialogo con le forze politiche del centrosinistra per costruire la miglior proposta da portare al vaglio degli elettori il 25 maggio» .