Termovalorizzatore, sen. Vaccari “Una buona scelta”

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Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama, si schiera a fianco del presidente della Provincia Sabattini nella richiesta alla Regione di abbassare la capacità complessiva del termovalorizzatore modenese. “E’ una buona scelta – commenta Vaccari – coerente con le decisioni prese al momento del rinnovo dell’autorizzazione dell’impianto, quando già si chiese all’azienda di congelare la realizzazione della seconda linea, finita la prima, sulla base dei risultati della pianificazione ambientale e dell’incremento della raccolta differenziata”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“La decisione del presidente della Provincia Emilio Sabattini di chiedere alla Regione la riduzione della capacità annua del termovalorizzatore modenese da 240 a180mila tonnellate è sicuramente una buona scelta, coerente con le decisioni e le politiche ambientali portate avanti a livello locale negli ultimi anni e tutt’altro che difensiva verso chissà quale “invasione” di rifiuti! Coerente, innanzitutto, con la decisione adottata da Provincia ed Enti locali nel momento del rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto: già allora, infatti, si chiese all’azienda di congelare la realizzazione della seconda linea, non appena fosse stata finita la prima. Decisione che si basava sulla oggettiva constatazione del calo dei rifiuti legato alla crisi economica e dei consumi, diretta conseguenza dell’aumento della raccolta differenziata e della pianificazione in materia della Provincia e degli Enti locali. Questo aspetto, io credo, non sia stato sottolineato abbastanza, sommerso dalle polemiche che si sono scatenate sul tema l’estate scorsa. Vorrei ricordare, inoltre, che la pianificazione del Piano rifiuti della Provincia, in linea e coerente con la direttiva europea 2008/98 (che non è superfluo ricordare prevede l’applicazione del principio di prossimità per lo smaltimento) ha anticipato e indirizzato l’impostazione del Piano rifiuti regionale. Anche se questa competenza è ora passata alla Regione, quindi, si dimostra come la politica, le istituzioni e i territori abbiano saputo, a suo tempo, fare scelte importanti che si inseriscono, a pieno titolo, nell’alveo europeo”.