Il futuro del Centro fauna selvatica “Il pettirosso” dopo la prospettata abolizione delle Province è al centro di una interrogazione presentata dai consiglieri provinciali del Pd Elena Gazzotti, Grazia Baracchi e Fausto Cigni: “Chiediamo di conoscere – spiegano Gazzotti, Baracchi e Cigni – quali attività svolga il Centro nell’ambito della convenzione con la Provincia, quale sia il bilancio di questa attività e quali gli interventi svolti per conto della Provincia nel 2013, ma soprattutto – concludono i consiglieri provinciali del Pd – vorremmo capire quali prospettive si aprono per il Centro con il superamento delle Province”.

Il Centro fauna selvatica “Il pettirosso” in questi anni ha esteso la sua fama al di là dei confini modenesi. I suoi volontari sono al lavoro per dare un rifugio agli animali più disparati, da quelli nostrani, come i caprioli che dall’Appennino sempre più spesso si spostano a valle, a quelli più esotici, a volte abbandonati dagli stessi proprietari dopo qualche settimana di faticosa convivenza domestica. Il futuro del Centro, dopo la prospettata abolizione delle Province, è però incerto. Da diversi anni, infatti, la Provincia di Modena, grazie a una specifica convenzione, si avvale della collaborazione de “Il pettirosso” per l’attuazione di azioni relative alle Politiche faunistiche. Sul tema tre consiglieri provinciali del Pd Elena Gazzotti, Grazia Baracchi e Fausto Cigni hanno presentato un’interpellanza con possibilità di dibattito. “Chiediamo di conoscere – spiegano Gazzotti, Baracchi e Cigni – quali attività svolga il Centro nell’ambito della convenzione con la Provincia, quale sia il bilancio di questa attività e quali gli interventi svolti per conto della Provincia nel 2013, ma soprattutto – concludono i consiglieri provinciali del Pd – vorremmo capire quali prospettive si aprono per il Centro con il superamento delle Province”.